11 Dicembre 2021 - 16:43 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Villa Ada, strappato il murale di Laika dedicato a Zaki dopo la scarcerazione

Il perimetro di Villa Ada e i resti del murale strappato
Il perimetro di Villa Ada e i resti del murale strappato

Ha avuto vita breve il murale dedicato a Patrick Zaki affisso sul perimetro di Villa Ada, poco distante dall’ambasciata d’Egitto, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre. Una mano ignota lo ha infatti strappato, lasciando soltanto un’ombra cartacea dell’opera griffata dalla street artist Laika.

Il murale di Laika dedicato a Zaki

Il murale raffigurava Giulio Regeni che abbraccia Parick Zaki e gli dice: “Ci siamo quasi”. Davanti ai due, poi, era scritto in giallo la parola araba “innocente”. “Patrick è uscito martedì 7 dicembre dal carcere in cui era rinchiuso dal febbraio 2020 — aveva dichiarato mercoledì 8 dicembre Laika —. Non è ancora formalmente libero ma è sicuramente un passo avanti importantissimo. Adesso dobbiamo tenere l’attenzione ancora più alta. Zaki deve essere scagionato da tutte le accuse e tornare definitivamente libero”.

Proprio in quel punto, diverse volte nel corso dell’ultimo anno si sono ritrovati gli attivisti di Amnesty International per chiedere la liberazione del ricercatore.

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