13 Agosto 2021 - 7:30 . Guido Reni . Cronaca

Via Guido Reni, stop al Museo della Scienza. Botta e risposta tra l’ex sindaco Marino e Raggi sulle responsabilità

Via Guido Reni
Via Guido Reni

Botta e risposta su Facebook tra l’ex primo cittadino di Roma, Ignazio Marino e l’attuale sindaca Virginia Raggi. Tema dello scontro la sorte del Museo della Scienza da realizzare nelle ex caserme di via Guido Reni nell’ambito del più grande piano di riassetto dell’intera area oggi di proprietà di Cassa depositi e prestiti.

Marino si era detto “molto rattristato, dispiaciuto e avvilito” per le sorti del progetto che, a suo dire, sarebbe stato contrastato da Pd e Cinquestelle. “Il Partito democratico – aveva scritto – incredibilmente chiede al proprio ministro di bloccare l’operazione che il sindaco Marino e il ministro Saccomanni avevano fatto nell’interesse della città. Mentre al MoVimento 5 Stelle manca capacità e preparazione per gestire le grandi opere della Capitale, preferendo parlare di funivie e spiagge sul Tevere, ma si sa, tra il dire e il fare… E così un altro splendido progetto, già finanziato con centinaia di milioni di euro, inutilizzati dal 2014, viene archiviato”.

Dopo poche ore è arrivata la replica di Raggi. “Caro Ignazio – scrive in un commento sotto il post dello stesso Marino – ho letto il tuo post e volevo raccontarti come stanno realmente le cose. Sono convinta che l’ex caserma Guido Reni debba ospitare il Museo della Scienza e che vada completato l’iter avviato in tal senso. Sono più esplicita: il tuo progetto è valido, tanto che in questi anni ho provato a portarlo avanti. Provato, perché qualcuno sta mettendo i bastoni tra le ruote. La Regione Lazio e il Partito democratico non lo vogliono e, di fatto, lo hanno bloccato Ti spiego – prosegue – abbiamo subito ripreso il tuo progetto a cui la conferenza dei sevizi ha imposto una revisione degli elaborati per problematiche diverse. Abbiamo approvato una delibera di giunta per gli interventi in variante nella primavera 2019 e poi c’è stato il via libera in Aula alla fine 2019. Poi tempi tecnici per osservazioni, controdeduzioni e pareri, lo abbiamo riportato in assemblea capitolina a fine 2020 per l’approvazione finale nella quale si confermava appunto la destinazione a Museo della Scienza. A dicembre 2020 è stato tutto inviato alla Regione Lazio. Quindi per me il progetto deve andare avanti. In tutto questo tempo, come amministrazione abbiamo continuamente sollecitato il rilascio e la firma dell’accordo per avviare la rigenerazione della struttura: lo scorso 8 luglio abbiamo inviato l’ennesima lettera alla Regione per chiudere il percorso. Questa settimana il Pd, attraverso una memoria della giunta del II Municipio, è uscito allo scoperto e ha detto esplicitamente che intende tornare indietro sul progetto internazionale. Con stima, Virginia”.

Sul progetto in questione è intervenuto anche l’ex assessore all’Urbanistica della giunta Marino, Giovanni Caudo: “Giusto che il Municipio metta l’attenzione sul nulla di fatto in cinque anni dalla Giunta Raggi – ha scritto riferendosi anche alle ipotesi arrivate dal II Municipio sulla possibile sostituzione del museo con uno spazio per l’Accademia delle Belle Arti -. Ma da un errore non facciamone scaturire altri: c’è un progetto e ci sono le risorse, circa 40 milioni di extraoneri che Cassa depositi e prestiti versa al Comune per la valorizzazione dell’area. Manca solo un governo. In assemblea capitolina chiederemo di riattivare la commissione istituita da Ignazio Marino con Elena Cattaneo a presiederla per progettare i contenuti della Cittá della Scienza, che ricordo non è un museo ma un hub che dovrà mettere in rete le risorse dell’eccellenza scientifica già presenti a Roma. A Roberto Gualtieri, che pochi giorni fa ha accolto la proposta, chiedo un impegno preciso in questo senso”.