14 Agosto 2021 - 7:30 . Flaminio . Cronaca

Stop alla Città della Scienza, l’ex assessore all’Urbanistica contro il Comune: “Inazione ha portato al blocco”

Via Guido Reni
Via Guido Reni

Continuano le polemiche per l’improvviso stop alla “Città della Scienza” che doveva nascere in via Guido Reni. Secondo la sindaca Virginia Raggi, la bocciatura, nonostante i fondi già stanziati, è da attribuire alla Regione. Non è di questo avviso Giovanni Caudo, presidente uscente del III Municipio e capolista della lista Roma Futura, oltre che ex assessore all’Urbanistica della giunta Marino.

“Con la delibera numero 987 del 22 novembre 2019 – spiega Caudo – l’assemblea capitolina di Roma capitale ha approvato il programma integrato dello stabilimento militare di macchine elettroniche e di precisione di via Guido Reni. La delibera individua due comparti: il comparto “a” e il comparto “b”: uno relativo all’intervento residenziale condotto da Cassa Depositi e Prestiti comprensivo dell’obbligo di realizzare le attrezzature pubbliche di quartiere. L’altro, invece, è per il comparto destinato alla Città della Scienza. Nella delibera, tuttavia, non era prevista neanche la destinazione tanto da essere presentata attraverso un apposito emendamento dal Pd. Quindi, trascorsi quattro anni, dopo essere stato presentato da un progettista selezionato con un bando internazionale un apposito master plan, la giunta Raggi è riuscita a portarne avanti solo la parte privata, trascurando e ignorando completamente la parte relativa alla Città della Scienza. Sarebbe piuttosto facile chiedere alla sindaca di rispondere alle seguenti domande: 1) se ha insediato la commissione scientifica per la progettazione della città della scienza. Ad esempio, durante il mandato giunta Marino avevamo costituito una commissione presieduta da Elena Cattaneo che si riunì solo una volta; 2) oppure sarebbe altrettanto facile chiederle se è stato avviato il progetto sulla base del masterplan dell’edificio che dovrebbe ospitare la città della scienza.”

Secondo Caudo, lo stop al progetto è da attribuire all’inazione dell’attuale giunta. “Purtroppo nulla è stato fatto. Non sono stati attribuiti i circa 37 milioni di euro di contributo previsti nella delibera e destinati solo alla città della scienza dalla delibera della giunta Marino. Pertanto stupisce – ma neanche tanto – che la sindaca, commentando un post di Marino, sostenga di aver fatto tutto il possibile e che la colpa dell’inazione attuale ricada sulla Regione. Del resto, ci ha abituato a questa disonestà intellettuale e, oggi, in campagna elettorale, mente sapendo di mentire. Sarebbe il caso di fare uscire queste vicende dal clima elettorale perché abbiamo le risorse e un progetto valido. Si tratta solo di dare un seguito e su questo chiedo al candidato sindaco Gualtieri di prendere un impegno netto e chiaro come ha già fatto nei giorni scorsi, ribadendo il suo impegno per l’attuazione del progetto come votato dalla giunta Marino”.