28 Novembre 2020 - 15:15 . Flaminio . Cronaca

Stadio della Roma al Flaminio, i comitati di quartiere si dividono sull’ipotesi

Lo stadio Flaminio
Lo stadio Flaminio

Con l’ipotesi Tor di Valle che sembra tramontata del tutto, per la costruzione del nuovo Stadio della Roma la nuova proprietà giallorossa guidata dall’imprenditore statunitense Dan Friedkin starebbe pensando allo stadio Flaminio.

In questo articolo abbiamo raccolto l’opinione sul tema dei cittadini che abitano e frequentano la zona dove sorge l’impianto progettato da Luigi Nervi per le Olimpiadi del 1960, che si sono spaccati tra chi si è detto favorevole all’idea e chi marcatamente contrario.

stadio flaminio
UNO DEGLI INGRESI DELLO STADIO PROGETTATO DA LUIGI NERVI

Ma cosa ne pensano i comitati di quartiere che giornalmente, attraverso iniziative e interventi contro il degrado, si occupano della salvaguardia della zona? Anche in questo caso non c’è unità di vedute.

L’ipotesi stadio della Roma sarebbe un soluzione ideale per porte fine allo stato di decadenza della struttura”, sostiene Francesco De Salazar, presidente del Movimento Cittadino Municipio 2.

Secondo De Salazar, tuttavia, “andrà al contempo previsto un potenziamento della rete di trasporto pubblico visto che il quartiere Flaminio soffre della carenza cronica di parcheggi disponibili”.

STADIO FLAMINIO
L’INGRESSO DELLA TRIBUNA D’ONORE DEL FLAMINIO

Di diverso avviso Sandra Naggar, attivista del Comitato Don Minzoni, che sull’ipotesi di trasformare il Flaminio nel nuovo stadio della Roma nutre diverse perplessità.

“Sono valutazioni che non si possono fare seguendo una scia emotiva, ma solamente attraverso l’analisi di dati e numeri certi e in previsione futura. Non si può pensare di fare uno stadio immaginando il calcio di domani come quello del post Covid, perché la speranza è che tutto pian piano torni alla normalità”, premette Naggar.

“La mia paura”, continua l’attivista del Comitato Don Minzoni, “è che per il Flaminio si realizzi uno scempio come è stato fatto per il Foro Italico, rovinando un’area con tornelli e chiusure varie che non portano altro che degrado”.

Sandra Naggar - Essere Roma Nord - Roma H24
Sandra Naggar

Entrando nel merito di un eventuale progetto, Naggar pone la questione di un eventuale allargamento dell’impianto attuale: “Sono piuttosto scettica: non si potrebbe scavare sotto per la presenza di importanti reperti archeologici proprio in corrispondenza dello stadio e innalzare le tribune deturperebbe tutta l’area dal punto di vista paesaggistico“.

C’è poi un altro aspetto secondo Naggar, ma non secondario: “Il problema dell’inquinamento acustico, che all’Olimpico è attutito dalla presenza della collina di Monte Mario, come si potrebbe risolvere al Flaminio? Sarebbe per me un grave pregiudizio”.

Alla luce di queste problematiche, Naggar propone un diverso destino per il Flaminio: “Si potrebbe costruire un polo multifunzionale, dove vengano praticati sport diversi dal calcio, come la boxe, l’hockey su prato o altre discipline che hanno bisogno di spazi”.

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