26 Agosto 2021 - 7:17 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Ponte della Musica, Naggar: “Urge manutenzione”. Fabiano: “Il Comune si assuma impegni seri”

Il Ponte della Musica in uno scatto recente - foto dal profilo Facebook di Sandra Naggar
Il Ponte della Musica in uno scatto recente - foto dal profilo Facebook di Sandra Naggar

“Una cura costante, un controllo periodico della sicurezza”. E’ quanto chiede Sandra Naggar, portavoce del comitato Don Minzoni, riguardo al “pregiato e costoso” legno di cui si compone in parte il Ponte della Musica intitolato al maestro Armando Trovajoli.

Il Ponte della Musica in una immagine di 10 anni fa – foto dal profilo Facebook di Sandra Naggar

“I piani di manutenzione devono essere inclusi in tutte le opere e in tutte le infrastrutture – scrive su Facebook – . Non ne parliamo poi quando vengono investiti denari per riqualificare spazi urbani, ville storiche, impianti sportivi, piazze e qualunque altro tipo di attività riguardanti la città”.

“Il Ponte della Musica deve tornare ad essere come nella foto di 10 anni fa – conclude Naggar – , non ci possiamo permettere di dover sostituire le assi costosissime per mancanza di manutenzione. È come se una nave non ricevesse alcun tipo di manutenzione, ci salireste?”.

Il Ponte della Musica in uno scatto recente – foto dal profilo Facebook di Sandra Naggar

Sull’argomento, ampliato anche alle sorti del palazzetto dello sport di viale Tiziano e allo stadio Flaminio, si è espresso recentemente anche Rino Fabiano, assessore al Verde, Ambiente e Decoro del II Municipio: “Noi del II Municipio, il comitato Don Minzoni, i ragazzi con gli skate e con i pattini – scrive su Facebook – , le centinaia di persone che fanno sport sotto il Ponte della Musica e intorno al palazzetto non abbiamo mai smesso di denunciare e lottare perché Roma Capitale assumesse impegni seri sulla ripubblicizzazione, valorizzazione e la gestione di questi spazi e continueremo a farlo fino alla vittoria. La memoria storica in questo caso non permette a nessuno di fare promesse elettorali, ma solo di assumersi responsabilità che non si sono mai volute assumere“.