Un intervento di riqualificazione sul marciapiedi di piazzale delle Belle Arti, al Flaminio, ha comportato il taglio delle radici di un albero. Gli addetti ai lavori hanno prima reciso e poi troncato definitivamente le radici della pianta usando un trapano a percussione.

Il fatto è stato segnalato dall’Associazione nazionale tutela ambiente (Anta), che ha adottato e si occupa delle vicine aiuole di lungotevere Arnaldo da Brescia. L’albero, a cui già in passato erano stati potati dei grossi rami che rischiavano di finire sul manto stradale, appare adesso in condizioni di forte precarietà, con conseguente rischio di caduta.

“Interventi come questi – spiega Sandra Naggar, portavoce del Comitato Don Minzoni – costringono gli agronomi a compilare delle schede che decretano la mancanza di stabilità di un albero, comportandone l’abbattimento. Tutto questo è inaccettabile e va perseguito, anche alla luce del nuovo Regolamento del Verde e del paesaggio”.

“Come Comitato invieremo all’assessorato all’Ambiente del II Municipio la documentazione per fare l’accesso agli atti – continua Naggar – per cercare di capire come sia stato possibile fare dei lavori in questo modo che mettono a serio repentaglio la stabilità dei nostri alberi“.