24 Marzo 2021 - 12:45 . Parioli . Cronaca

Piazza Verdi, residenti e commercianti divisi sui nuovi uffici di Enel

I lavori in corso sul palazzo dell'Istituto poligrafico di piazza Verdi
I lavori in corso sul palazzo dell'Istituto poligrafico di piazza Verdi

Cresce la preoccupazione dei cittadini che abitano nei dintorni di piazza Verdi per i lavori in corso in questi giorni sull’edificio che in passato ha ospitato la sede dell’Istituto poligrafico e della Zecca dello Stato.

Il maestoso palazzo di 70mila metri quadrati, di proprietà del gruppo Cassa depositi e prestiti (Cdp), ospiterà i nuovi uffici di Enel, che ha siglato un contratto di locazione della durata di 24 anni con Residenziale immobiliare, che appartiene proprio a Cdp.

Il progetto sull’area di piazza Verdi ha già visto la realizzazione di un parcheggio interrato di quattro piani per complessivi 285 posti auto e il restauro delle facciate del palazzo. Ma non sono questi gli interventi che spaventano gli abitanti del quartiere, quanto l’impatto che l’arrivo di migliaia di dipendenti di Enel (si parla almeno di 2mila unità) avrà sulla zona.

In questi giorni, come si vede dalle foto, sopra il palazzo sono in costruzione almeno due piani rialzati e quattro torri sull’intero perimetro dell’edificio, che ospiteranno interamente i nuovi uffici.

Il cantiere sopra il palazzo dell’ex Zecca di Stato a piazza Verdi

“Siamo molto spaventati dalla possibilità che così tanti lavoratori di Enel vengano spostati qui – spiega Massimo Santucci del Comitato piazza Verdi -. La pressione sulla zona può diventare insostenibile. Ad aumentare la preoccupazione è anche la totale assenza delle amministrazioni, sia comunali che municipali, che non ci hanno mai saputo dare delle risposte sul tema”.

Proprio per cercare di sensibilizzare la cittadinanza sulla questione, un gruppo di residenti ha creato un nuovo comitato dal nome “piazza Verdi bene comune”, legato a quello già esistente, che in soli due giorni ha già raccolto quasi 170 adesioni su Facebook.

“Già a luglio vedemmo i rendering del progetto che subito ci spaventarono – ha detto a RomaH24 Ilaria Prili, una delle fondatrici del comitato -. Si vedeva infatti come il progetto prevedesse un rialzamento del palazzo. Oggi tutto ciò è diventato effettivo, con i lavori in corso che sono ben visibili dalle nostre case”.

La domanda che si pone Prili è la seguente: “Se un palazzo di queste dimensioni, uno dei più grandi della città, sarà totalmente occupato da uffici, che cosa si può aspettare la cittadinanza se non l’avvento dell’apocalisse? Come si pensa di gestire il problema della viabilità e dei parcheggi in un quadrante già enormemente problematico da questi punti di vista?“.

Ma, oltre a quello di natura logistica e di vivibilità, non certo secondario, c’è  anche un problema di natura estetica: “La sopraelevazione che si sta costruendo – ha spiegato Prili – è di natura moderna, con un impatto visivo molto forte su un palazzo simbolo dello stile liberty, tra l’altro tutelato da un vincolo. Come ha potuto la Soprintendenza concedere il nulla osta a lavori di questo tipo?”.

“Forse, al posto di uffici, sarebbe stato meglio realizzarvi un grande museo, che potesse competere con gli esempi esistenti a Parigi, Madrid o Londra“, conclude Ilaria Prili. “Avrebbe avuto un altro senso: rendere un luogo storico un centro di cultura”.

Di diverso avviso rispetto ai residenti che abitano intorno al palazzo dell’ex Zecca di Stato sono i commercianti di piazza Verdi interpellati sul tema da RomaH24. Secondo Andrea Lupidi, che proprio sulla piazza ha una tabaccheria che è anche un negozio di articoli per fumatori, “l’arrivo di tanti lavoratori nella zona sarebbe un bene, aiuterebbe a far girare l’economia in questo quadrante. E poi, meglio costruire degli uffici piuttosto che lasciare tutto vuoto”.

D’accordo anche Marco Blasio, uno dei titolari dell’enoteca Rocchi, che si trova nella vicina via Alessandro Scarlatti: “Prima arrivano meglio è (in riferimento ai lavoratori di Enel, n.d.r.). Per quanto mi riguarda penso che sia un bene che la zona venga frequentata da più persone, non ci vedo nulla di negativo“.

Più caute Barbara e Federica, titolari del bar Aphrodite, che si affaccia proprio sulla piazza: “Sicuramente da commercianti non possiamo che essere contente dell’arrivo di persone che graviteranno giornalmente qui. D’altra parte capiamo i timori dei residenti per quanto riguarda la viabilità e soprattutto il problema dei parcheggi. Si dovrebbe cercare di trovare una soluzione che metta tutti d’accordo“.