1 Febbraio 2020 - 13:09 . Flaminio . Retesociale

Parla l’ideatore della petizione per corso Francia: “Così lo renderemo più sicuro”

Corso Francia
Corso Francia

La petizione sulla sicurezza di pedoni e automobilisti che transitano in corso Francia ha sfondato il quorum delle 700 firme. L’iniziativa è nata in seguito all’investimento e all’uccisione delle due adolescenti Gaia e Camilla lo scorso 22 dicembre.

Massimiliano Petrassi, presidente dell’associazione Greensideroma Onlus, il quale ha avviato la petizione insieme al gruppo “Sei del Fleming e Vigna Clara se…” e altre associazioni, spiega come è stato raggiunto l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza nella petizione lanciata sul portale change.org: “Due o tre giorni dopo la tragedia il nostro gruppo che include i 3000 iscritti su Facebook si è mobilitato per raccogliere proposte su come rendere corso Francia più sicuro. Si è parlato dell’illuminazione e dei semafori. In seguito abbiamo avviato la petizione con la lista delle richieste rivolta a Stefano Simonelli, presidente del XV Municipio. Oltre alle firme degli utenti online, nell’ultimo mese abbiamo organizzato alcuni banchetti nel quartiere per avvicinarci a chi non utilizza internet. Molte firme le abbiamo quindi raccolte sulla carta e la petizione si è conclusa con esito positivo“.

Massimiliano Petrassi

Il documento chiede un miglioramento della sicurezza del tratto stradale tramite l’aggiunta di reti anti scavalco, bande sonore, autovelox, e semafori per i pedoni, ma anche con l’implemento della segnaletica e dell’illuminazione.

“Il presidente Simonelli si è dimostrato ben disposto a collaborare con i comitati e proprio in questi giorni affronteremo la questione. Il tratto di corso Francia è competenza del Simu (Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) sta collaborando con il Municipio per apportare modifiche. Già nei giorni successivi alla tragedia hanno cambiato il gruppo di illuminazione di un lampione sul tratto dove sono state investite le ragazze”. A proposito delle richieste del comitato che saranno a breve verificate da Simonelli, Petrassi racconta: “Abbiamo chiesto le strisce ad alta visibilità, che in altri comuni sono rosse, ma a Roma per regolamento possono essere celesti. Un problema serio nell’attraversare la strada a piedi è il semaforo che non dura abbastanza, quindi abbiamo proposto almeno un semaforo con il count-down”. Un’altra richiesta importante riguarda il controllo della velocità delle auto: “Le automobili a Roma tendono ad accelerare ai semafori per prendere “l’onda verde”, cioè il semaforo verde su tutto il percorso rettilineo. Stiamo chiedendo di inserire un autovelox che si attiva la sera”.

Petrassi promette aggiornamenti sulla questione. L’iniziativa, avviata dalle associazioni di quartiere, è stata appoggiata da Quartieri Uniti e Pedoni Sicuri.

SFOGLIA la fotogallery dei funerali di Gaia e Camilla