6 Giugno 2020 - 16:15 . FuoriQuartiere . Cultura

Palazzo Barberini e Galleria Corsini, così tornano a riaprire dall’11 giugno

Palazzo Barberini
Palazzo Barberini

Giovedì 11 giugno nella Capitale riaprono al pubblico Palazzo Barberini e Galleria Corsini, sedi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Si tratta dell’ennesimo segnale di ripartenza della cultura nella Capitale dopo il lockdown dovuto al contenimento della pandemia di Covid-19.

COME SI RIAPRE
“I nostri visitatori saranno accolti in piena sicurezza e potranno godere al meglio delle nostre collezioni e delle nostre mostre”, ha affermato la direttrice Flaminia Gennari Santori. L’accesso sarà regolamentato nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio. In particolare, all’ingresso di entrambi le sedi, tutti i visitatori, che dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina, saranno sottoposti al controllo della temperatura.

Saranno poi indirizzati lungo un percorso unidirezionale – a Palazzo Barberini con distinzione di punto di ingresso e di uscita, alla Galleria Corsini con opportuni sfalsamenti – che garantisca la fruibilità delle sale in piena sicurezza, rispettando il distanziamento sociale. All’interno dei musei saranno poi a disposizione gel igienizzante e informazioni sulle norme da seguire. Gli ambienti di servizio, le sale e le superfici comuni saranno ripetutamente puliti e sanificati.

Galleria Corsini

ORARI E COSTI
Per consentire al meglio lo svolgimento delle visite, i due musei saranno aperti dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 18. Rimane invariato il costo del biglietto d’ingresso (12 euro intero, 2 euro ridotto), ma viene raddoppiato il periodo in cui potrà essere utilizzato in entrambe le sedi (20 giorni anzichè 10). La prenotazione è consigliata, ma non è obbligatoria. Le visite per gruppi sono temporaneamente sospese. Anche il servizio guardaroba non sarà disponibile.

LE MOSTRE
Per l’occasione, così come in altri musei della Capitale, sono state prorogate le mostre che erano in corso prima del lockdown. A partire da “Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio“, a cura di Gianni Papi a Palazzo Barberini (fino al 1° novembre), la prima mostra monografica dedicata a Orazio Borgianni (Roma, 1574-1616) con 18 opere autografe fra cui due capolavori dell’artista conservati al museo, l’Autoritratto e la Sacra Famiglia con san Giovannino, sant’Elisabetta e un angelo, tre prestiti internazionali da Edimburgo, Amsterdam e Dresda, a cui sono affiancate 17 opere di altri artisti tra cui Antiveduto Gramatica, Giovanni Lanfranco, Carlo Saraceni, Giovanni Serodine.

Fino al 30 settembre invece sarà visitabile “Rembrandt alla Galleria Corsini: l’Autoritratto come San Paolo“, a cura di Alessandro Cosma, mostra che ruota intorno al capolavoro del maestro di Leida, originariamente appartenente alla collezione del cardinale Neri Maria Corsini, che ritorna per la prima volta in Italia dal 1799.