4 Maggio 2021 - 16:23 . Flaminio . Cronaca

Nuove polemiche sulla ciclovia del Tevere, ora spunta anche una frase di Celentano

Foto dalla pagina Facebook di Daniele Diaco
Foto dalla pagina Facebook di Daniele Diaco

Si arricchisce di un nuovo capitolo, questa volta “musicale”, la polemica sulla riqualificazione della pista ciclabile che corre lungo il Tevere (qui la nostra prova su strada). Nella mattinata del 4 maggio sulla lingua d’asfalto è stata dipinta la scritta “E non lasciano l’erba”, un verso della celeberrima canzone di Adriano Celentano “Il ragazzo della via Gluck”.

Ignoti gli autori del gesto sui quali sta indagando la polizia locale di Roma Capitale. “Gli oppositori di Virginia Raggi sono arrivati alla frutta – denuncia sui social Daniele Diaco, presidente della commissione ambiente – convinti che il più grande male di Roma sia la ciclabile Tevere (una ciclabile che esiste dai tempi di Veltroni!) hanno preso una bomboletta e scritto una strofa del “Ragazzo della via Gluck” sul tracciato che stiamo rinnovando. L’hanno fatto nottetempo, si presume violando il coprifuoco, per una ragione del genere. E l’erba di cui scrivono nemmeno c’era, perché la ciclabile è lì da anni. Ringraziamo il reparto tutela fluviale della polizia locale, guidato dal comandante Napoli, che ha già avviato le indagini sugli autori di questa pagliacciata. Li troveranno presto. Quello che non verrà mai rintracciato, ne siamo certi, è il senso del ridicolo di questa gente”.

La riqualificazione della ciclabile interessa un tratto di cinque chilometri compreso tra i ponti Risorgimento e Marconi, il costo del cantiere è di un milione di euro.