9 Giugno 2021 - 15:08 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Nubifragio a Ponte Milvio, opposizioni all’attacco: “Nessun piano del Comune”

Monopattini elettrici rovesciati dall'acqua a Ponte Milvio
Monopattini elettrici rovesciati dall'acqua a Ponte Milvio

Il giorno dopo Ponte Milvio sembra essere tornato quasi alla normalità, l’acqua si è ritirata lasciandosi dietro fanghiglia e sporcizia ma le scene a cui hanno assistito residenti e passanti non saranno facilmente dimenticate.

Fanghiglia a Ponte Milvio

Il day after il violento nubifragio che ha trasformato ponte Milvio in un lago e corso Francia in un torrente, le opposizioni si scatenano contro il Campidoglio, accusandolo di lassismo e scarsa attenzione per la manutenzione urbana.

“Alberi divelti, fiumi d’acqua che invadano le strade e i negozi a causa delle caditoie otturate da foglie e rifiuti di ogni genere, con i topi che schizzano nelle strade a causa dei tombini saltati”. Fratelli d’Italia attacca per bocca della consigliera Lavinia Mennuni, che accusa: “Nonostante l’emergenza meteo fosse stata ampiamente annunciata da giorni, nessuno, in Campidoglio, ha pensato bene, di disostruire preventivamente le caditoie delle strade romane e di mettere in sicurezza le alberature. Con l’aggravante che ad essere risucchiati nelle strade invase dall’acqua sono stati anche i cumuli dei rifiuti non raccolti in prossimità dei cassonetti strapieni. Rifiuti che ora vagano per le strade e che Ama dovrà necessariamente raccogliere. Una immagine vergognosa della Capitale d’Italia”.

Cumuli di rifiuti trasportati dal nubifragio

Il dem Giovanni Caudo, presidente del III Municipio e candidato alle primarie di centrosinistra per l’elezione a sindaco, rincara: “Una bomba d’acqua, conseguenza degli effetti del cambiamento climatico, e Roma va di nuovo sott’acqua. Tra il 2014 e il 2015 da assessore ho realizzato il primo rapporto su Roma Resiliente. Governare non è improvvisare risposte al momento o scaricare sugli altri, ma programmare sapendo che cosa accadrà e portare la tua città e i tuoi cittadini tra le 34 città del mondo che hanno per prime cominciato a ragionare sulle conseguenze del cambiamento climatico e predisposto azioni concrete per evitarle. Se poi ti dimissionano e arrivano ‘gli onesti’ e mettono tutto in un cassetto, non puoi che riprovarci”.

La fedelissima della sindaca Raggi, Linda Meleo, ribatte: “In pochi minuti sono caduti ben 80 millimetri d’acqua soprattutto nell’area di Roma Nord, tre volte di più rispetto a quanto era stato preventivato dall’allerta meteo diramata dall’Agenzia regionale della protezione civile, che non presentava criticità rilevanti. È stato un evento di portata eccezionale, una “bomba d’acqua”. Per la pulizia dei tombini e delle caditoie programmiamo regolarmente interventi su tutta la città: negli ultimi due anni abbiamo stanziato 2 milioni di euro, a breve partiranno, anche, due appalti di manutenzione straordinaria per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro sia per le strade ad alto transito veicolare sia su quelle la cui manutenzione è di competenza di ogni singolo Municipio.
Infine, ogni tipo di intervento che effettuiamo, sia che si tratti di manutenzione ordinaria che di straordinaria, è prevista ogni volta la pulizia e dove serve il rifacimento di tutto il sistema idraulico delle strade che andiamo a riqualificare”.

Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente, fa un paragone tra Roma e Milano, dove, quasi nelle stesse ore, sono caduti 40 millimetri di pioggia causando enormi disagi in diverse zone della città. “E del nubifragio di ieri a Milano? Non ne parliamo? Anche lì tutta colpa della Raggi? – scrive Diaco in un post su Facebook -. Ma per favore smettiamola con balle da campagna elettorale. Quello che è accaduto a Roma chiamasi ‘bomba d’acqua’, un vero e proprio nubifragio. Pensate sono caduti sono caduti 80 millimetri d’acqua in un’ora. A Milano  ne è caduta la metà, 40 millimetri. Gli effetti di questo evento straordinario sono sotto gli occhi di tutti, anche con i tombini puliti i tubi non sono riusciti a far defluire tutta quell’acqua. Era impossibile”.