29 Dicembre 2021 - 12:43

Morti sul lavoro, a Roma e provincia sono 38 in un anno. La Regione: “Interverremo”

Un cantiere edile (foto d'archivio)
Un cantiere edile (foto d'archivio)

Trentotto morti sul lavoro in 12 mesi, solo in provincia di Roma. L’ultima tragedia è quella di Piero Perruzza, operaio esperto 53enne che abitava in provincia di Latina e che la mattina del 28 dicembre è precipitato dal settimo piano di un’impalcatura in via Merulana 177. Un volo di 20 metri che l’ha ucciso.

“Nell’anno che sta per concludersi purtroppo gli incidenti mortali sul lavoro nel Lazio sono stati nella maggior parte dei casi per cadute dall’alto – spiega l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Berardino –. Per questo come assessorato chiediamo di dare immediata attuazione al vademecum in materia di edilizia già definito. Uno strumento con delle indicazioni ben precise per imprese e lavoratori da seguire per prevenire questo tipo di morti sul lavoro, che avvengono soprattutto in campo edile. Tutto ciò tenendo presente che anche la legge di stabilità interviene in tema di sicurezza sul lavoro assegnando nuove competenze a chi è preposto alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, sarà importante intensificare il lavoro della task force di coordinamento tra i diversi Enti ispettivi, già operante nel Lazio, affinché ognuno faccia la sua parte. Infine a breve per favorire la prevenzione uscirà un bando regionale sulla formazione in tema di sicurezza rivolto sia ai datori di lavoro che ai lavoratori”.

Sulla morte di Perruzza intanto la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e, come riferisce Repubblica,  “sul registro degli indagati è stato iscritto il nome del rappresentante legale della Achipont. Un atto dovuto. Il cantiere è sotto sequestro, il magistrato ha disposto l’autopsia”.