8 Ottobre 2020 - 12:44 . Villaggio Olimpico . Scuola

Lucrezio Caro, la preside: “Senza controlli fuori dalle scuole, si rischia Sardegna bis”

Lucrezio Caro, foto del 5 ottobre
Lucrezio Caro, foto del 5 ottobre

Il focolaio scoppiato nel liceo Avogadro ha acceso i fari sull’allarme Coronavirus nelle scuole del nostro territorio. L’istituto rimarrà infatti chiuso per tutta la settimana.

Ma quello dell’Avogadro rischia di non essere un caso isolato nel quartiere. Come documentato da RomaH24, infatti, in diversi istituti del territorio i comportamenti all’esterno rischiano di vanificare le regole osservate nelle aule. Senza controlli efficaci anche all’uscita dalle scuole, infatti, scene di capannelli di studenti troppo vicini tra loro e senza mascherine sono all’ordine del giorno.

Lucrezio Caro, immagine del 5 ottobre

Le immagini fanno riferimento anche al liceo Lucrezio Caro di via Venezuela. Una situazione di cui la dirigente scolastica Paola Fattoretto è ben conscia: “L’obbligo di mascherine all’aperto (ordinanza del 2 ottobre della Regione Lazio, ndr) ci aiuterà sicuramente a contrastare i comportamenti sbagliati fuori dalle scuole – spiega -. Ma i ragazzi e le famiglie devono essere responsabili. Il focolaio all’Avogadro è scoppiato a causa di una festa dei 18 anni a cui hanno partecipato più classi, per questo sono state chiuse tutte le sedi. Così si rischia una Sardegna bis”.

Il riferimento della dirigente scolastica è all’impennata dei contagi fatta registrare appunto in Sardegna ad agosto, a causa della movida e degli assembramenti nei locali da parte delle persone in vacanza.

Prosegue Fattoretto: “Prima i genitori si lamentavano perché al Lucrezio Caro facevamo tenere le mascherine anche in aula, ora non lo fanno più. Inoltre all’uscita prego i ragazzi di tenerla davanti a naso e bocca. Ma ora l’ordinanza della Regione ci darà una mano”.