27 Agosto 2021 - 7:05 . Flaminio . Sport

“Lo stadio Flaminio alla Lazio”, gli ultras biancocelesti si mobilitano e lanciano un sit-in

Lo stadio Flaminio
Lo stadio Flaminio

“Il Flaminio, riqualificato, deve diventare lo stadio della Lazio”. Gli ultras biancocelesti non hanno dubbi e, per ribadirlo, hanno anche organizzato una mobilitazione. “Lo Stadio Flaminio da 10 anni vive nel più totale abbandono, in una situazione di degrado mai vista per un bene sottoposto a tutela da parte della Soprintendenza alle Belle Arti. La politica ci sta dicendo da anni che la struttura è sottoposta a diversi vincoli difficili da superare – scrivono gli ultras in un post pubblicato sull’account Instagram de ‘La voce della Nord’ –. Noi crediamo invece che i vincoli, oggi presenti, si possono superare con progetti che preservano la struttura storica voluta dal Nervi ma che nello stesso tempo rispettano le normative Figc e Uefa per ospitare le gare nazionali ed internazionali”.

Un’idea che gli ultras hanno intenzione di ribadire anche in una mobilitazione lanciata per il 2 settembre, dalle 17,30 alle 20, sotto alla curva della Nord del Flaminio. “Rispetteremo le norme anti-Covid” assicurano i tifosi.

Sull’ipotesi di fare del Flaminio lo stadio dei biancocelesti si è espresso, pochi giorni fa, anche Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma di Azione. “Al Flaminio ci sono problemi di sicurezza, vincoli e insiste sopra una necropoli etrusca – ha spiegato l’europarlamentare ex Pd – , attenti ad imbarcarvi in una cosa per cui lo stadio non si farà mai”. Calenda ha proposto, invece, di fare del Flaminio una “cittadella, dove si possono praticare gli altri sport, in collaborazione con il Coni. E il Flaminio avrebbe anche la capienza giusta per ospitare concerti”.

Lo stadio, nel frattempo, versa in condizioni di degrado sempre più preoccupanti, tanto da spingere il Codacons  a presentare una formale diffida contro la sindaca Virginia Raggi in cui si chiede all’amministrazione “di attivarsi entro trenta giorni per bonificare l’area e restituire dignità all’importante struttura”.

Se la diffida dovesse risultare lettera morta, il coordinamento promette: “In caso di inadempimento nel termine di giorni trenta, il Codacons si rivolgerà al Tar chiedendo la nomina di un commissario ad acta che si sostituisca all’amministrazione capitolina nella gestione dello stadio”.

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