22 Novembre 2020 - 19:14 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Incidenti stradali, 2019 terribile per Roma. Nei nostri quartieri il secondo dato più alto

Corso Francia
Corso Francia

Le strade di Roma sono le più pericolose d’Italia. Secondo Legambiente, con 12271 incidenti e 131 morti nel 2019, alla Capitale va la maglia nera di tutto il Paese. Stando ai rapporti pubblicati dal Comune di Roma, nello stesso anno – soltanto tra gennaio e aprile – sono stati 10200 (senza considerare il Grande Raccordo Anulare) di cui il 35,9% con morti e feriti.

E nei nostri quartieri? Tra marzo e aprile 2019, il II Municipio è stato il secondo con più incidenti in tutta Roma, 453, dietro solo al I Municipio (807). Dei 453 nel nostro territorio, 166 hanno registrato morti e feriti (al quarto posto nella graduatoria della Capitale).

IL CONFRONTO CON IL 2018
Il 2019, dunque, è stato l’anno nero per gli incidenti a Roma. Ma anche nel 2018 i dati non erano di certo stati bassi. 11.025 sinistri in tutto, di cui 1018 nel II Municipio, con 10 morti, dietro al I (1671) e al VII (1065).

IL CONFRONTO CON IL 2020
Numeri che, e non potrebbe essere altrimenti, precipitano per l’anno in corso, caratterizzato dal lockdown di marzo e aprile. Nei primi quattro mesi del 2020, infatti, gli incidenti sono stati 6137, circa 4mila in meno rispetto ai 10200 nello stesso periodo del 2019. Inevitabile, con le persone costrette in casa dalla quarantena.

La differenza tra il 2019 e il 2020 tra marzo e aprile

Nel II Municipio, il decremento dei sinistri è stato del 75,3% e dell’82,5% per quanto riguarda i morti.

GLI INCIDENTI NEI NOSTRI QUARTIERI

Il murale dipinto dagli amici di Gaia e Camilla nel punto di corso Francia dove sono state investite

Tra il 2019 e il 2020, sono stati diversi gli incidenti nelle nostre strade. Tra i più gravi c’è certamente quello avvenuto il 21 dicembre 2019 a Corso Francia, in cui morirono tragicamente le sedicenni Gaia e Camilla, travolte da un suv guidato da Pietro Genovese, 20enne figlio del regista Paolo.

LEGGI il rapporto completo gennaio-aprile 2020

LEGGI il rapporto completo del 2018