13 Ottobre 2019 - 8:40 . Flaminio . Retesociale

Il Borghetto Flaminio e una onlus insieme per le donne in difficoltà: ecco il progetto

Borghetto Flaminio
Borghetto Flaminio

Il Borghetto Flaminio si schiera dalla parte delle donne in difficoltà. Come? Segnatevi questa data: domenica 27 ottobre. A partire da quel giorno – e per le successive ultime domeniche del mese – nel mercato sarà possibile trovare uno stand della Fondazione Toffee for Charity.

Si tratta di una onlus nata nel 2016 che, con la collaborazione della Comunità di Sant’Egidio, ha avviato il progetto “Una casa per ricominciare“: l’obiettivo è quello di affittare appartamenti di co-housing per accogliere temporaneamente, per periodi di 6-12 mesi, donne senza fissa dimora e in situazioni di precarietà abitativa, anche con bambini. L’iniziativa mira a offrire loro un tetto e aiutarle così al reinserimento nel mondo lavorativo, per ricominciare con una nuova vita.

Dove? I quartieri di Roma coinvolti sono Nomentano, Trieste-Salario, Montesacro, Pietralata, Tiburtino, Pigneto, Tor Pignattara, San Lorenzo e Porta Maggiore.

Per far sì che questo si avveri, la fondazione può contare su un alleato. I volontari della Comunità di Sant’Egidio si occuperanno infatti di gestire le case, con l’obiettivo di supportare le ospiti attraverso una continua interazione con i loro datori di lavoro.

E qual è il ruolo del Borghetto Flaminio? Lì lo stand di Toffee for Charity metterà in vendita abiti usati per raccogliere fondi utili alla causa, come spiegato dal referente della onlus, Pasquale Iovine: “Abbiamo ottenuto un spazio gratuito grazie a un ragazzo che collabora con la fondazione. Gli abiti saranno donati da alcuni amici della onlus e di Sant’Egidio”.

E per quanto riguarda le case? “Speriamo che gli affittuari ci vengano un po’ incontro con i costi – spiega Iovine -. Le agenzie immobiliari spesso sono un po’ scettiche quando esponiamo loro il progetto, perché non sanno chi sono le persone che occuperanno quegli appartamenti. Ma contiamo di dare in affidamento i primi all’inizio del 2020“.

Ma c’è di più. L’iniziativa è stata esposta anche al II Municipio: “Abbiamo parlato con l’assessora alle Politiche sociali, Carla Fermariello – dice Pasquale -. Si è dimostrata molto aperta alla possibilità di un supporto. Ci speriamo davvero”.