Sono diversi i punti di Villa Ada che versano in condizioni di estremo degrado. Con i gabinetti che sono chiusi da anni, infatti, alcuni degli avventori del parco non si fanno scrupoli a espletare i loro bisogni nascosti dietro qualche siepe o albero del parco.

Tuttavia sembra che qualcosa in questo senso si stia muovendo: è stato infatti avviato il cantiere di ristrutturazione dei gabinetti in muratura di Villa Ada vicino all’ingresso in via di Ponte Salario.

Il progetto si inserisce in un appalto disposto dal Dipartimento Tutela Ambientale del Campidoglio per la manutenzione ordinaria e il ripristino di undici bagni pubblici in vari municipi, tra cui il secondo, per un importo complessivo di poco più di 110 mila euro.

L’avvio del cantiere, però, non significa che i gabinetti siano vicini alla riapertura, in quanto non è ancora stato definito il bando che stabilirà il loro affidamento in gestione.

Ma perché i bagni sono chiusi? Come ha raccontato Daniele Galli nel suo speciale, lo stallo si è verificato nel passaggio di consegne da Ama al Servizio giardini di Roma Capitale. Servizio giardini che, però, non aveva le risorse umane per permettersi di tenere aperti i vespasiani.

LEGGI lo speciale di Daniele Galli sui bagni chiusi a Villa Ada