11 Maggio 2020 - 20:28 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Doglioni (presidente dell’Ingv): “Vi spiego perché anche Roma è a rischio sismico”

Il professor Carlo Doglioni
Il professor Carlo Doglioni

Il terremoto di magnitudo 3.3 sulla scala Richter che ha scosso lunedì 11 maggio anche i nostri quartieri poco prima dell’alba (erano le 5.03) ha avuto epicentro a Fonte Nuova (l’ipocentro è stato a 10 dieci chilometri di profondità), Comune distante 11 chilometri dalla Capitale. Sull’evento sismico abbiamo contattato Carlo Doglioni, 63 anni, da quattro presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (primo geologo a ricoprire questa carica) e professore di Scienze della terra alla Sapienza.

Il Colosseo

Professore, Roma è a rischio sismico?

“Un rischio sismico c’è, nel sottosuolo di Roma sono presenti croste e faglie attive anche se di dimensioni minori rispetto a quelle della dorsale appenninica sulle quali poggiano ad esempio L’Aquila o Amatrice. Fu un terremoto che nel 1349 spezzò parte del Colosseo, in tempi più recenti un sisma è stato captato dai sismografi proprio sotto a Castel Sant’Angelo (12 maggio 2009, ndr)”.

Ci sono zone della Capitale più a rischio rispetto ad altre o che possono risentire maggiormente di un evento sismico?

“La zona est di Roma, quella più vicina agli Appennini, è molto più a rischio rispetto alle altre”.

Torniamo all’evento di lunedì, si sono registrati danni a persone o cose?

“Non ci sono stati danni né feriti, è stato un terremoto molto leggero”.

È in atto uno sciame sismico o vi attendete altre scosse nell’immediato?

“Diciamo che è stato un colpo secco, non ci sono evidenze che suggeriscano uno sciame sismico”.

Amatrice

La faglia che si è attivata sotto a Fonte Nuova, è la stessa del terremoto del 3 aprile scorso nelle vicinanze di Tivoli?

“No, sono strutture diverse, come diversa è la faglia di Amatrice. Quella di Fonte Nuova è un tipo di faglia chiamata trascorrente, ciò avviene quando le masse rocciose si spostano orizzontalmente l’una rispetto all’altra”.

La crescente cementificazione del territorio pone a rischio la popolazione sul fronte terremoti, esistono leggi che agevolano chi adegua un edificio ai criteri anti sismici? 

“La Regione Lazio, sul piano normativo, è molto più avanti rispetto al resto d’Italia, questo grazie alla “legge Pirozzi” (varata nel novembre 2018, prende il nome dall’ex sindaco di Amatrice e attuale consigliere regionale, Sergio Pirozzi, ndr) che dà concretamente fondi per l’adeguamento sismico di edifici e abitazioni costruiti prima del 1974″.

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