25 Maggio 2020 - 13:21 . Parioli . Cronaca

Dalle app alle lezioni all’aperto, così ripartono le palestre dei Parioli

Dabliu Parioli
Dabliu Parioli

Presìdi, sanificazioni, vademecum dei comportamenti per i clienti, appuntamenti cadenzati. Il 25 maggio è iniziata ufficialmente la fase 2 bis per le palestre, in tutta Roma come nei nostri quartieri. E i titolari si sono attrezzati per garantire il rientro degli iscritti in sicurezza.

Noi abbiamo riaperto solo con lezioni all’aria aperta e a regime molto ridotto rispetto al normale. Anche perché bisogna capire se vale la pena o meno riaprire“. A parlare è Alessandro Festa, proprietario della Training Connection di via Ruggero Fauro 150.

“Difficile riaprire in questa stagione negli spazi interni, perché siamo dentro il Circolo delle Muse, dove si disputano altri sport. Secondo la normativa e lo spazio che abbiamo potremmo ospitare solo 5 utenti contemporaneamente. All’aria aperta invece riusciamo a fare lezioni per almeno 9 persone, con tutta la distanza che deve esserci. Ma volendo potremmo aprire a più persone, perché lo spazio c’è”.

Il problema, quindi, è solo rimandato di qualche mese: “Vedremo a settembre cosa accadrà. Siamo in tre a lavorare in questa palestra e non so quanto riusciremo a viverci di questa attività“, ammette amaramente Festa. “Chi ha spazio esterno è fortunato, ma tutti gli altri sono davvero nei guai. E secondo me tanti chiuderanno. Basta farsi un giro sui social e vediamo palestre che vendono, dalle sedi agli attrezzi. È una situazione allucinante”.

Più ottimista su questa ripresa è Ugo Pambianchi, proprietario delle Dabliu Fitness Club della Capitale: a Prati in viale Giulio Cesare 43, e ai Parioli in viale Romania 22. “Che bello vedere le file fuori dalle nostre palestre. È un segnale importante per la gente – dice -. Lo staff ha lavorato in maniera egregia per consentire la riapertura delle nostre sedi. Alle 10 avevamo tante persone ad aspettare. Sono stati tutti molto bravi e ordinati, perché hanno seguito alla lettera le nuove disposizioni”.

Dabliu Parioli

File sì, ma senza assembramenti. E anche la Dabliu si è mossa preparando la riapertura con prenotazioni telefoniche e non solo: “Ogni palestra ha settato le proprie capienze massime e gli orari di ingresso, secondo le proprie esigenze. Inoltre abbiamo da tempo una app che si può utilizzare sia per prenotare l’ingresso alla palestra che ai corsi a numero chiuso”, chiosa Pambianchi.

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Per le palestre e i loro gestori però questi del lockdown sono stati mesi duri. “Non ci siamo mai persi d’animo, anche se il nostro settore è stato uno dei più colpiti dall’emergenza Coronavirus – prosegue -. Sono stati momenti delicati, ma ci siamo dati da fare per preservare lo staff. E ce l’abbiamo fatta. Abbiamo combattuto l’ansia lavorando. È vero, gli investimenti per permettere la riapertura sono stati molto pesanti, abbiamo comunque bisogno di aiuti di tutti i tipi, dal Governo ma anche dagli stessi clienti, che speriamo confermino la loro fiducia in noi”.

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