8 Novembre 2020 - 12:12 . Parioli . Personaggi

Dai Parioli ai Joe Victor, fino alla carriera solista: Gabriele Amalfitano si racconta

Gabriele Mencacci Amalfitano, leader dei Joe Victor e ora lanciato anche in una carriera da solista
Gabriele Mencacci Amalfitano, leader dei Joe Victor e ora lanciato anche in una carriera da solista

Il suo mondo è tra piazza Euclide e via Archimede. Qui ha sempre vissuto e qui ha cominciato a comporre le sue canzoni, prima con i Joe Victor e poi da solo. Gabriele Mencacci Amalfitano è un figlio dei Parioli. Anche se è cresciuto (fino a 11 anni) a Cortina d’Ampezzo, lassù tra le montagne. “Ho fatto la vita da pariolino davvero, sono uno doc – racconta -. Ma mi sono sempre sentito diverso da questa realtà. Non c’è una grande vita di quartiere, non c’è molta vita sociale. Si vive molto nelle proprie case, è strano”.

Una laurea in filosofia e storia delle religioni alla Sapienza di Roma ma è negli anni di scuola, al Villa Flaminia, che Amalfitano ha scoperto la sua passione per la musica: “Mi sentivo un pesce fuor d’acqua”, ammette. Poi la folgorazione: “Ho capito che la musica sarebbe stata la mia vita quando ho sentito Freddie Mercury in sottofondo durante una pubblicità. Cantava ‘Let me live’ con i Queen. Rimasi folgorato da quella voce. Poi grazie ai miei genitori ho ascoltato artisti come Cat Stevens, David Bowie e Pink Floyd. Ed è lì che ho deciso di cantare. Ma entrambi i genitori mi prendevano per matto quando, in tempi non sospetti, dicevo di voler fare musica”.

E invece, comprata una chitarra e scoperto di saper cantare bene, eccolo partire alla ricerca della sua musica. E non ha avuto dubbi: “Ho subito cercato di creare un gruppo, condividere la passione con qualcuno. Il condividere le idee è fonte di ispirazione incredibile. Ognuno mette il proprio mattone e poi crea qualcosa di unico”. Ed è cominciata così anche la “ricerca” per quelli che diventeranno poi i Joe Victor: “È nato tutto nel quartiere. Al Bambu’s incontrai un ragazzo e scoprii che era un tastierista con una voce meravigliosa. Era una ‘pecora nera’ come me e subito dopo il caffè andammo a casa sua e cominciammo a suonare. Quando trovi qualcuno che è sulla tua stessa linea d’onda è incredibile. Mi sentivo solo, in un certo senso, volevo parlare di altro che non fosse moda o altro. Volevo fare musica, condividere certe emozioni. Poi sono arrivati altri ragazzi e così è partita la storia del gruppo”.

Il Covid-19 ha colpito duramente il mondo della musica, ma Amalfitano non si ferma: “Abbiamo pubblicato due dischi con i Joe Victor, poi io e Valerio abbiamo voluto mollare per un po’ il gruppo, per cercare un po’ di idee nuove. I Joe Victor esistono ancora ma siamo in pausa al momento. Avevo un sacco di canzoni in italiano, mentre con i Joe Victor facevamo canzoni in inglese, per questo ho deciso di provare a lanciarmi in un disco da solista. Proprio durante il Covid siamo usciti con alcune canzoni, ma l’album è stato rallentato per via della pandemia. Ora navighiamo a vista, finchè non ripartono i concerti è difficile lanciare un progetto nuovo. Le radio poi, senza una giusta promozione dei live, sono sovraffollate di musica nuova. Siamo in attesa, tutti quanti, ma non vedo l’ora di tornare a fare musica”.

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