3 Giugno 2020 - 14:07 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Covid-19, Fipe Confcommercio Roma: “Bar e ristoranti, ripartenza dura. Vanno sostenuti”

A quattordici giorni dall’avvio della fase 2 e dalla riapertura di bar e ristoranti, si confermano nella Capitale le difficoltà di questa ripartenza dopo il lockdown per l’emergenza Covid-19. A dirlo sono i dati raccolti da Fipe Confcommercio Roma: “Il 52,4% degli esercizi ha riaperto già il 18 maggio, il 20,6% lo ha fatto qualche giorno dopo, il 6,4% lo farà in questa settimana mentre il 19,1% dichiara di non essere nelle condizioni di poter riaprire”, si legge nel comunicato.

In particolare il bilancio di questa prima fase di riavvio dell’attività è “negativo per l’88,7% delle imprese intervistate con una quota di ricavi che non arriva neppure ad un quinto di quanto realizzato nello stesso periodo di un anno fa (18%). Male le attività nel centro storico per la totale assenza di flussi turistici, la scarsa mobilità dei residenti sia per motivi di lavoro che di shopping, meglio gli esercizi nelle altre zone della città in particolare quelli che possono contare su una clientela di affezione”.

E Giancarlo Deidda, commissario di Fipe Roma, lancia l’allarme: “Senza misure di sostegno incisive tante imprese rischiano di non farcela. Con ricavi che non bastano neppure a coprire i costi di approvvigionamento delle materie prime e quelli di locazione nessuna azienda è in grado di reggere per più di due mesi. Finchè i turisti non torneranno a visitare Roma e i romani alle loro abitudini la ristorazione andrà aiutata anche per evitare che cominci una pericolosa svendita di attività che porteranno le imprese in mani poco pulite”.