10 Agosto 2020 - 13:17 . trieste-salario . Cronaca

Campo nomadi sull’Olimpica, domani lo sgombero. Un’associazione prepara la protesta

La discarica abusiva nel campo nomadi sull'Olimpica
La discarica abusiva nel campo nomadi sull'Olimpica

La terra dei fuochi sull’Olimpica ha le ore contate, ma c’è chi si oppone allo sgombero del campo nomadi. Manca meno di un giorno all’inizio delle operazioni per la liberazione dell’area. Lo sgombero, infatti, è fissato per domani, 11 agosto, alle 7 del mattino. C’è chi però è pronto a dare battaglia: alle 6.30 i volontari dell’Associazione 21 luglio si ritroveranno alle porte dell’insediamento per inscenare una protesta pacifica contro lo smantellamento.

La baraccopoli si trova accanto all’area dell’autodemolitore da cui sabato 8 agosto è divampato l’incendio che ha impegnato per otto ore i pompieri, con il supporto dei volontari della Protezione civile, prima di essere domato completamente. Le fiamme hanno provocato l’allontanamento temporaneo di circa cinquanta persone dal campo nomadi che, secondo il Comune, ne ospita quasi centotrenta. Ma domani l’area dovrà essere del tutto liberata, come comunicato dal Campidoglio nella nota formale ricevuta in esclusiva da RomaH24 e inviata, tra gli altri, al Municipio, alla Polizia di Roma Capitale e alla stazione dei carabinieri Parioli il 23 luglio.

Il campo nomadi sull’Olimpica

“Durante il sopralluogo svolto il 10 luglio – si legge nel documento – oltre alla già nota presenza di un’ingente quantità di rifiuti, è emersa la presenza di numerosi manufatti abusivi e la necessità di liberare da persone le aree interessate”. Una decisione arrivata dopo i servizi di RomaH24, che per prima ha denunciato, in pieno lockdown, la situazione di assoluta anarchia che vigeva nell’area mentre tutta Roma osservava le disposizioni per contenere il contagio da Coronavirus. E de “Le Iene”, che hanno svelato un vero e proprio business dei rifiuti tossici nel cuore di un’area naturale. Il 3 giugno, inoltre, il Nucleo Ambiente e Decoro della polizia locale di Roma Capitale ha sorpreso un gruppo di persone gettare abusivamente rifiuti di ogni tipo, a due passi dal campo nomadi, dove si trova un’enorme discarica.

Domani, dunque, sarà il d-day della baraccopoli che tanto ha fatto discutere i residenti della zona che, per combattere i roghi tossici di Roma Nord, hanno formato una task force cittadina. Mancano ormai poche ore all’inizio delle operazioni che dovrebbero liberare l’area, occupata dal 1990.

Ma che fine faranno le persone che vivono lì dentro? Nella nota del 23 luglio Roma Capitale ha affidato  al Municipio il compito di ricollocare le famiglie. Alcune hanno già iniziato spontaneamente ad allontanarsi dal campo e nelle prossime ore continuerà l’opera di abbandono dell’area. “Le persone nel campo saranno ricollocate nei prossimi giorni in strutture abitative individuate dal Municipio – spiega la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello -, un passaggio necessario prima di intervenire nella bonifica di quell’area, ormai diventata un luogo insalubre”.

La discarica abusiva nel campo nomadi sull’Olimpica

Ma c’è chi si oppone e chiede la sospensione dello sgombero: domani l’Associazione 21 luglio distribuirà agli operatori incaricati di liberare l’area delle copie del Decreto legge n.18 del 17 marzo 2020 che, nelle successive modifiche, secondo l’interpretazione dei volontari, ordinerebbe la moratoria degli sgomberi sul territorio nazionale fino al 31 dicembre 2020. “Come accaduto in passato – spiega l’associazione in una nota – le autorità locali approfittano proprio del periodo agostano per promuovere tali azioni segnate dalla violenza e dalla violazione dei diritti umani. Queste azioni di sgombero sono illegali perché nelle modalità risultano contrarie a quanto stabilito dalle Convenzioni internazionali e dalla legislazione nazionale”.

GUARDA il video dell’incendio sull’Olimpica visto dal campo rom

LEGGI lo speciale sul campo nomadi di via del Foro Italico (a cura di Paolo Riggio)

LEGGI la nota del II Municipio sulla situazione del campo nomadi