31 Marzo 2020 - 15:48 . FuoriQuartiere . Cronaca

Arriva la guida dell’Unicef su come parlare del Covid-19 ai nostri figli

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Parlare di Coronavirus oggi è molto complicato. Le informazioni spesso non sono chiare e questo aumenta l’ansia e le paure negli adulti. Pensiamo allora a che effetto la narrativa del Covid-19 può avere sui nostri figli. Per questo c’è bisogno di aiutarli a comprendere meglio cosa stiamo “combattendo”, per affrontare la situazione nel modo migliore possibile. Così Unicef Italia ha presentato il vademecum su come parlare ai bambini del Coronavirus. Pochi consigli ma efficaci, per trattare un argomento delicato.

1 – Inizia incoraggiando tuo figlio a parlare della questione. Cerca di capire di quanto è già a conoscenza e fatti guidare: Disegnare, raccontare storie ed altre attività possono aiutare ad aprire la discussione. È importante non minimizzare e ascoltare le loro preoccupazioni. Dimostra loro che li ascolti, offrendo la tua piena attenzione, e fa in modo che siano ben coscienti di poter parlare con te e con i loro insegnanti qualora lo desiderino;

2 – Essere sinceri: spiegare la verità secondo modalità a misura di bambino: I bambini hanno il diritto di essere adeguatamente informati riguardo quello che accade nel mondo, e allo stesso tempo è responsabilità degli adulti di proteggerli da una condizione di angoscia. È quindi opportuno usare un linguaggio appropriato rispetto alla loro età, osservarne le modalità di reazione ed essere sensibili al livello di ansia che raggiungono. Se non sei in grado di rispondere alle loro domande, non farlo a caso. Piuttosto, sfrutta questa occasione per cercare insieme a loro delle risposte. I siti di organizzazioni internazionali come l’Unicef e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono ottime fonti di informazione;

3 – Insegnare loro come proteggere se stessi e i loro amici: Uno dei modi più efficaci per proteggere i bambini dal contrarre il Coronavirus e altre malattie, è semplicemente invitarli a lavarsi le mani regolarmente. Non deve necessariamente essere una conversazione che li spaventi. Spiega che è meglio non avvicinarsi troppo a persone che mostrano sintomi, quali tosse e raffreddore e chiedendo loro di comunicare qualora dovessero iniziare a percepire febbre, tosse o abbiano difficoltà a respirare;

4 – Offrire rassicurazione: Vedendo costantemente immagini preoccupanti sia in TV che online, può capitare di avere la percezione che la crisi sia ovunque intorno a noi. I bambini possono non essere in grado di distinguere la realtà virtuale dalla realtà fattuale, e quindi credere di essere in una condizione di pericolo imminente. Puoi aiutare i tuoi figli a gestire lo stress offrendo loro l’opportunità di rilassarsi e giocare, quando possibile. Cerca di mantenere il più possibile invariata la loro routine quotidiana;

5 – Assicurarsi che non siano oggetto di stigmatizzazione o che non la provochino: Questa pandemia ha causato numerosi casi di discriminazione razziale in tutto il mondo, quindi è importante assicurarsi che i propri figli nè la subiscano nè contribuiscano ad azioni di bullismo e cyberbullismo. Spiega loro che il Coronavirus non ha nulla a che fare con l’aspetto di una persona, il suo Paese di provenienza o la lingua che parla;

6 – Cercare aiuto: È importante che i bambini sappiano che le persone si aiutano reciprocamente con atti di bontà e generosità. Condividi con loro le storie di operatori sanitari, scienziati e giovani, tra gli altri, che lavorano senza sosta per fermare l’epidemia e mantenere il più possibile al sicuro la comunità. Può essere di grande conforto per loro sapere che là fuori ci sono persone compassionevoli che sono passate all’azione;

7 – Prendersi cura di sè: puoi aiutare meglio i tuoi figli nel momento in cui sei in grado, prima di tutto tu stesso, di gestire la situazione. I bambini captano le tue reazioni alle notizie, pertanto è di grande aiuto per loro poter constatare che sei calmo e che hai il controllo della situazione. Se sei in uno stato di ansia o preoccupazione, prendi del tempo per te stesso e contatta altri membri della famiglia, amici o persone fidate della tua comunità;

8 – Chiudere le conversazioni con cura: se la conversazione diventa particolarmente complessa e difficile da gestire, cerca di misurare il loro livello di ansia osservando il linguaggio del corpo e l’andamento del respiro, o valutando se il loro tono di voce è lo stesso di sempre. Ricorda ai tuoi figli che possono intraprendere conversazioni difficili con te in qualsiasi momento. Ricorda loro che sei interessato al loro punto di vista, li ascolti e che sei a disposizione qualora siano preoccupati.

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