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Virginia Chimenti, addio a una figlia del quartiere

di Antonio Tiso

Commozione e dolore. Sono i sentimenti con cui si è svegliato il quartiere quest’oggi, il giorno dopo la tragica notizia della morte di Virginia Chimenti. La cooperante di 26 anni, ex studentessa del liceo Avogadro, viaggiava a bordo del volo Ethiopian Airlines, precipitato ieri poco dopo il decollo da Addis Abeba.

Il dolore per la scomparsa di Virginia ha scosso tante persone nel nostro quartiere. Per la comunità scolastica dell’Avogadro quella di oggi è stata una mattina irreale. La notizia è rimasta tutto il giorno in home page sul sito della scuola, ma a risuonare erano i ricordi di quanti l’avevano conosciuta e apprezzata. Perché se Virginia era diventata una giovanissima funzionaria delle Nazioni Unite, è pur qui che aveva mosso i primi passi verso una brillante carriera.

“La sua perdita ci provoca un dolore immenso”, spiega a RomaH24 Stefania Senni, la dirigente scolastica del liceo di via Brenta. “Cresciamo i nostri allievi come figli. Lei si era diplomata nel 2011, quindi il ricordo è ancora più fresco”. Poi la dirigente scolastica ci mostra una foto della classe di Virginia, tratta dall’annuario scolastico del 2008-2009. La ragazza, accovacciata in basso a destra, ha uno sguardo vivo e sorridente, aperto alla vita. “Era una delle nostre migliori allieve, alla maturità aveva ricevuto 100. Da sempre era impegnata nel volontariato e interessata all’Africa e al suo sviluppo economico e sociale. Ora sul giornalino d’istituto le dedicheremo uno speciale“, conclude la preside.

Una persona che conosceva bene Virginia è il professor Stefano Vaselli, docente di storia e filosofia al liceo Avogadro: ”Una studentessa combattiva e brillante”. Vaselli ha accompagnato la ragazza fino alla maturità nel 2011, il suo ricordo è ancora nitido: “Aveva una grande curiosità e studiava moltissimo. Fu tra le prime a sfruttare l’opportunità della mobilità scolastica, andando a frequentare per un semestre un liceo in Australia. In classe partecipava sempre con grande carattere alle discussioni in storia e filosofia”. Mentre ricorda la sua ex allieva, il professor Vaselli è scosso, ma ci tiene a proseguire il racconto: “Dopo il diploma si iscrisse alla Bocconi e prese un appartamento in affitto a Milano con tre compagni di classe. Virginia era molto brava in inglese ed economia. Sapeva di essere fortunata e aveva gratitudine verso la vita”, conclude. Poi Vaselli scappa. Alle 12:30 si tiene un minuto di silenzio per ricordare Virginia e ci tiene a essere in aula con i suoi allievi. È in quel momento che tutta la scuola si stringe in un caldo abbraccio verso Virginia. Un modo per esprimere la vicinanza alla famiglia e sentire un po’ meno la sua assordante mancanza.

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