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Questo è il viaggio del barista di piazza Caprera

di Camilla Palladino

“Mollo tutto e faccio il giro d’Europa in bici”. Dopo cinquant’anni di gestione familiare del bar Caprera, ubicato nell’omonima piazza, Andrea Prezioso ha ceduto lo storico locale. Quello in cui qualsiasi studente della Settembrini o del Giulio Cesare si è fermato per fare colazione almeno una volta. E oggi parte per un lungo viaggio, solitario, su due ruote.

La famiglia ha deciso di lasciare spazio a nuovi proprietari. Ma prima si è assicurata che non verrà stravolto lo stile dell’esercizio commerciale che da mezzo secolo serve i residenti del quartiere. La gestione, infatti, è stata affidata a coloro che per trent’anni sono stati i fornitori di caffè del locale. “Li conosco bene, mi fido di loro” afferma Andrea a RomaH24. È sereno e, soprattutto, emozionato per la partenza. Ma per il momento non teme la nostalgia di casa. “Richiedimelo tra un mese, attualmente non vedo l’ora di staccare un po’” – aggiunge.

 La partenza è prevista per oggi, sabato 15 giugno, proprio dal suo “posto del cuore”, piazza Caprera. Intorno alle 7, Andrea caricherà la sua bici con tutto il necessario per passare quasi cinque mesi in giro, senza un tetto sopra la testa. L’itinerario prevede l’attraversamento di paesi caldi e paesi freddi, quindi in valigia ha messo un po’ di tutto, a partire dagli indumenti impermeabili. “Ho quattro grandi borse laterali, la tenda appesa al manubrio, una sacca sul portapacchi posteriore. E ancora, una borsa frigo e un porta attrezzi con tutto ciò che mi potrebbe servire per le riparazioni”. Poi, tra sé e sé, sospira: “Spero di bucare poche volte, è una grande scocciatura”.

L’obiettivo del primo giorno è già impegnativo, Andrea parte “in quarta”: da piazza Caprera alle terme di San Filippo. Circa 160 chilometri di pedalata, quindi proseguirà per la via Francigena. Arrivato a Milano, devierà per Lecco costeggiando le Alpi, passerà per Bolzano e oltrepasserà i confini giungendo in Austria. Poi, un susseguirsi di mete: Germania, Polonia, mar Baltico, Lituania, Estonia, Lettonia, Finlandia — che raggiungerà con un traghetto — Svezia e Norvegia. L’arrivo è Capo Nord, il punto più a settentrione d’Europa. Dovrebbe giungervi ai primi di agosto.

Giusto il tempo di riprendere fiato, e sarà il momento di tornare. L’itinerario non è ancora tracciato in  maniera definitiva. “Dipende dal meteo. Potrei passare per Spagna e Portogallo, oppure fare lo stesso percorso dell’andata a ritroso. Sicuramente voglio passare per i fiordi norvegesi” – spera Andrea. Non ha paura di perdersi, anzi, ha voglia di avventura, e di “viaggiare senza alcun pensiero”. Nemmeno quello di prenotare gli alberghi. “Spero — conclude — di riuscire a dormire il più spesso possibile in tenda nei boschi”.

Quasi cinque mesi in bici da solo, nel Vecchio Continente, per un totale di diecimila chilometri. E piazza Caprera sempre nel cuore.

 

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