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Parcheggio selvaggio, male incurabile del Trieste-Salario
di Camilla PalladinoPiazze, curve e isole pedonali. Nel Trieste-Salario è sempre più difficile trovare uno spazio libero in cui parcheggiare. Soprattutto regolarmente. Ogni metro di suolo pubblico disponibile è occupato dalle auto, anche quando non sarebbe consentito. Questo è reso possibile dalla presenza sul territorio di vere e proprie “zone franche”, dove i residenti parcheggiano illegalmente da anni, con la silenziosa accettazione delle forze dell’ordine. Le macchine parcheggiate in modo irregolare non vengono multate e, nella maggior parte dei casi, rallentano la viabilità di un quartiere già trafficato di suo. A seguito di un sopralluogo condotto nel Trieste-Salario, RomaH24 ha selezionato venti zone franche in cui il parcheggio non sarebbe consentito, ma viene ormai comunemente accettato come “regolare”. Ecco quali sono.
Piazza Vescovio
A piazza Vescovio non solo le auto vengono parcheggiate intorno all’aiuola al centro dello spiazzo, ma negli anni gli automobilisti si sono anche ritagliati un angolo di piazza compreso tra il lato in cui si trova la banca e quello del civico 17, dove le macchine vengono letteralmente lasciate in mezzo alla strada. In questo modo lo spazio dedicato al transito dei veicoli si riduce notevolmente, con conseguenze sul traffico che si ripercuotono in tutte le vie adiacenti.
Piazza Acilia
Davanti all’edicola che si trova tra via Nemorense e via dei Giordani non esiste segnaletica orizzontale che indichi la presenza di parcheggi. Eppure la piazza è spesso occupata dalle auto in tutta la sua circonferenza. Ma non finisce qui. Quando gli automobilisti che devono sostare a piazza Acilia – o nei dintorni – non trovano posto, parcheggiano senza problemi anche in doppia, e addirittura terza fila.
Corso Trieste
Il tratto di corso Trieste compreso tra piazza Annibaliano e piazza Istria è diviso in due corsie. Quella di destra è preferenziale, dunque riservata al transito degli autobus, ma la presenza delle macchine parcheggiate irregolarmente rallenta la fluidità del traffico.
Piazza Istria
Stessa storia per piazza Istria. La sua circonferenza, che dovrebbe rimanere libera per assicurare la regolare viabilità, viene continuamente occupata da macchine illegittime che dimezzano lo spazio.
Via di Santa Costanza
La zebratura della pavimentazione stradale che parte dallo spartitraffico di piazza Istria e sale verso via di Santa Costanza, dividendo le due corsie, segnala il divieto di transito e di sosta. Al contrario, viene inondata dalle auto parcheggiate. Da piazza Istria, poi, si crea una lunga coda di macchine incolonnate che prosegue fino all’incrocio con via Tarvisio.
Piazza Volsinio
I parcheggi abusivi di piazza Volsinio sono quelli lungo la curva subito dopo via Panaro, in direzione via Martignano. Ma, soprattutto, quelli della zebratura della pavimentazione stradale che si trova davanti alla scuola. E quando si avvicina l’orario di uscita degli alunni, la situazione peggiora drasticamente.
Via Nemorense
In via Nemorense ci sono due zone franche per i parcheggi illegali: entrambi gli ingressi del parco Virgiliano, meglio conosciuto come parco Nemorense. Sia lo spiazzo di fronte all’entrata che si trova all’altezza di piazza Crati, sia quello all’incrocio con via Panaro, vengono puntualmente riempiti di macchine che impediscono – o rendono più difficile – il passaggio dei pedoni.
Piazza Verbano
A piazza Verbano le macchine si posizionano una accanto all’altra, come fossero il prolungamento dell’aiuola che divide via di villa Ada. Oltre al fatto che il traffico della piazza spesso viene bloccato dalle macchine parcheggiate in doppia o terza fila.
Piazza Sabazio
Qualche anno fa piazza Sabazio era stata ristrutturata per impedire alle macchine di parcheggiare in mezzo allo spiazzo. Eppure le auto continuano a posizionarsi indisturbate intorno al nuovo marciapiede, rendendo molto stretto il passaggio degli altri veicoli.
Vicolo della fontana
La via compresa tra via Nomentana e largo di Villa Paganini è abbastanza stretta di suo. Per questo non sono presenti parcheggi regolari. Nonostante questo, le auto approfittano lo stesso di ogni spazio libero per parcheggiare.
Largo di villa Paganini
Come a piazza Vescovio, a largo di villa Paganini le macchine si sono impadronite di tutto lo slargo di fronte all’entrata del giardino, lasciando solo un piccolo spazio per il passaggio dei veicoli in transito.
Piazza Caprera
Stessa storia della maggior parte delle piazze del Trieste-Salario anche per piazza Caprera. Macchine parcheggiate lungo tutta la circonferenza, oltre alla costante presenza di auto in doppia fila. Come se non bastasse, durante le ore di maggiore afflusso nella piazza, le auto si radunano anche intorno alla fontana.
Via Ombrone
All’inizio di via Ombrone, in corrispondenza dell’incrocio con via Serchio e via Ticino, è presente una zebratura nella pavimentazione stradale. Come tutte le altre, la segnaletica orizzontale indica il divieto di transito e di sosta. Invece diversi automobilisti parcheggiano all’inizio di via Ombrone quotidianamente, lasciando la loro macchina in mezzo alla strada.
Piazza Mincio
Anche se in misura minore rispetto alle altre piazze del Trieste-Salario, grazie alle sue dimensioni ridotte, a piazza Mincio è possibile trovare di tanto in tanto alcune macchine parcheggiate lungo la circonferenza, davanti alle entrate dei palazzi. Il vero parcheggio abusivo di piazza Mincio è quello creato dai motociclisti, che posizionano le loro due ruote sull’area pedonale compresa tra via Dora e via Tanaro.
Via Tagliamento
In corrispondenza dell’incrocio con via Dora, in via Tagliamento è presente una zebratura della segnaletica orizzontale che divide via Dora da via Arno. L’area – che impedisce il transito e la sosta dei veicoli – è diventata sinonimo di parcheggio.
Via Nizza
Decine e decine di macchine, ogni giorno, vengono parcheggiate intorno allo spartitraffico di via Nizza, posto al centro dell’incrocio con via Velletri e via Viterbo. E come in molti altri casi simili, i parcheggi abusivi causano il rallentamento del traffico urbano.
Largo Giuseppe Tartini
A largo Giuseppe Tartini, che si trova all’incrocio tra via Ruggero Giovannelli e via Giovanni Aldega, le macchine parcheggiano indisturbate sul marciapiede che si trova in mezzo alla strada. Questo tipo di parcheggio abusivo non danneggia la viabilità, ma ostruisce il passaggio pedonale sul marciapiede, oltre a contribuire all’immagine di inciviltà del quartiere.
Via delle isole
Come RomaH24 ha raccontato in un precedente articolo, via delle isole è una via stretta e piena di insidie. Buche, avvallamenti e dossi. A tutto questo si aggiungono le macchine che, nonostante siano limitati i parcheggi segnalati dalle strisce, sostano sul lato destro della strada – dove non è presente il marciapiede – per tutta la sua lunghezza.
Via Bisagno
Per concludere il tour di RomaH24 nei parcheggi abusivi del quartiere, bisogna citare anche lo slargo all’inizio di via Bisagno, poco dopo l’incrocio con piazza Ledro, che gli automobilisti si sono accaparrati. Come accade in altre suddette piazze del Trieste-Salario, le macchine vengono parcheggiate direttamente in mezzo alla strada.
Sembrano tanti, eppure sono solo alcuni delle decine e decine di parcheggi abusivi che danneggiano il quartiere senza conseguenze. Il parcheggio selvaggio, causato dalla scarsità di parcheggio regolare, è all’ordine del giorno. E alla luce di questo, ai residenti fa infuriare il solo pensiero che a via Chiana esista un parcheggio che non viene aperto per mancanza di fondi da parte del Comune. Lo ha raccontato RomaH24 in un precedente articolo, così come ha riportato la recente dichiarazione della presidente del II Municipio Francesca Del Bello, che ha chiesto a Roma Capitale di stanziare 150mila euro nell’assestamento di bilancio di luglio. È la somma che manca per mettere a norma l’impianto elettrico del seminterrato.