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Online i turni di spazzamento di Ama. Vince la trasparenza

di Antonio Tiso

Il 31 maggio l’Aula Giulio Cesare ha approvato all’unanimità una delibera che introduce l’obbligo per Ama di pubblicare on line i turni di spazzamento. La proposta è stata presentata dalla consigliera Svetlana Celli, Lista Roma torna Roma, e permetterà ai cittadini di monitorare e verificare il reale stato di pulizia delle strade, segnalando le eventuali inadempienze ad Ama. Arrivare a questa importante novità è stato difficile e c’è stata una lunga gestazione che ha coinvolto Vanda Morbilli e Annamaria Palaia, entrambe iscritte a Cittadinanza Attiva Nomentano-Trieste. Le due donne sono le madri di questa iniziativa. Si tratta di volontarie del II Municipio che negli anni hanno portato avanti la proposta senza demordere e che sono volute essere presenti in Campidoglio in occasione del voto di delibera.

Le tappe del percorso
Vanda Morbilli, dopo aver raggiunto il suo obiettivo, non nasconde la sua soddisfazione a RomaH24: “Questa nostra proposta nasce nel 2007 quando andammo in pensione e iniziammo a partecipare a tavoli di lavoro. Cercammo da subito un dialogo con le istituzioni, ma la nostra richiesta cadde nel vuoto, perché il Municipio non aveva poteri in merito. Oltre a chiedere l’obbligo per Ama di pubblicare on line i turni di spazzamento – prosegue – richiedevamo, come cittadini, di avere la possibilità di identificare gli operatori per la legge sulla trasparenza. Ci sono alcuni di loro che lavorano con efficienza, altri non fanno nulla. Chiedevamo quanto meno un tesserino con un numero controllo”.

Poi l’incontro con Svetlana Celli fa tornare di attualità una proposta che era tornata nel cassetto. “Abbiamo conosciuto Svetlana di recente, durante un ciclo di incontri con le associazioni di quartiere – racconta Vanda -. La nostra proposta le è piaciuta, ha rielaborato i nostri documenti con il suo staff e l’ha portata in aula, ma in prima istanza non è passata. Allora, senza scoraggiarsi, l’ha ripresentata in commissione Ambiente, dove è stata recepita bene e riformulata. Tutti i rappresentanti politici l’hanno votata e a quel punto in tempi brevissimi è tornata in aula dove è stata approvata”.

Cosa succede adesso
Dal 1 gennaio 2019 questa norma verrà inserita nel nuovo contratto col Comune di Roma. “Da un lato sono scettica perché Ama è resistente, ma essendo una società partecipata del Comune dovrà adeguarsi”, ribadisce la Morbilli. Un passo importante, per evitare che la delibera cada nel vuoto, sarà avvertire i cittadini di questa possibilità: “Bisognerà studiare un modo per divulgare la notizia tra i cittadini. Un’idea può essere pubblicarla sulla bolletta della Tari che ognuno di noi riceve a casa. Sarebbe giusto. Non tutti vanno sul sito internet dell’Ama. Poi sarà fondamentale che il customer care della partecipata comunale sia efficiente – conclude –  Se ora la mia strada è sporca, a chi mi rivolgo? Chiamo il numero verde dell’Ama, ma chi interviene? I cittadini diventeranno sentinelle delle loro vie, dovranno essere responsabili della pulizia nella loro strada”.

Annamaria Palaia, coautrice della proposta originaria insieme a Vanda, è altrettanto soddisfatta: “La nostra è una visione costruttiva, non solo critica dei servizi che non vanno e quindi l’Ama potrà avvalersi della valutazione direi quasi oggettiva dei cittadini”. Nessuna guerra contro gli operatori quindi. Al contrario potrebbe essere un nuovo metodo per migliorare il servizio: “Questo cambiamento è pensato per rendere più informazioni all’Ama sul servizio, se c’è e come è stato prestato”, spiega Annamaria. Un ultimo pensiero per il futuro: “Questo è solo l’inizio, sono ancora moltissime le proposte che abbiamo intenzione di presentare”.

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