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Vita solitaria di una buca: storia di una spaccatura mai chiusa
di Camilla PalladinoEra il 24 maggio. Il giorno prima il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva affidato l’incarico per la presidenza del Consiglio a Giuseppe Conte, il paese era in pieno fermento politico nell’attesa che venisse formato un governo. E RomaH24 ha adottato la sua buca. Quella solitaria, dimenticata, l’unica che non sia stata “rattoppata” dopo i recenti interventi sulle numerose buche presenti in via delle isole.
Metafora dell’incuria in cui versa il Trieste-Salario, la buca che si trova all’altezza del civico 7a di via delle Isole è cresciuta. Si è allargata, definita, e gli spigolosi ciottoli di asfalto rotto si sono mossi sotto il passaggio dei veicoli, spargendosi in mezzo alla strada e rendendo la buca più profonda.
Per un mese. Anzi, qualche giorno in più. Per trentaquattro giorni RomaH24 ha seguito, osservato e fotografato l’avvallamento del manto stradale che cambiava, e si espandeva. E in trentaquattro giorni quella che era una buca “nascente” è diventata la principale fonte di pericolo della via. Per tutti gli automobilisti, ma soprattutto per le due ruote, che quotidianamente corrono il rischio di danneggiare il proprio veicolo, se non loro stessi.
La nascita della buca e i rebus di Mattarella
La prima settimana è stata dura. La buca di RomaH24 ha avvertito nel passaggio dei cittadini tutta la loro frustrazione per le sorti incerte del nostro governo. Dal 26 maggio è iniziato un “tira e molla” tra Mattarella e Lega-M5s. Il Presidente ha messo un veto sulla proposta di Paolo Savona come Ministro dell’economia, quindi Conte si è ritirato. poi l’inquilino del Quirinale ha affidato l’incarico a Carlo Cottarelli, per poi tornare su Conte.
L’incertezza è finita il primo giugno, giorno in cui Giuseppe Conte ha giurato. Era un giorno di sole, e la buca adottata da RomaH24 era solo all’inizio della sua trasformazione.
L’addio a “Ago” e la buca che cresce
E mentre l’Italia e la buca andavano avanti nel loro percorso, una luce si spegneva. Il 4 giugno il Trieste-Salario ha pianto la perdita del “suo” pizzaiolo storico, Agostino Sechi, che da anni vendeva – e a volte regalava – la pizza al taglio conosciuta in tutto il quartiere, e non solo.
La buca si allarga, indifferente a migranti e Mondiali di calcio
Neanche un momento di tranquillità. Né per l’Italia, né per la buca di RomaH24. I primi ciottoli di asfalto rotto hanno iniziato a spostarsi sotto il passaggio continuo di auto e scooter, spargendosi per la strada e rendendo progressivamente più profonda la buca. Nel frattempo, il 10 giugno, il dibattito sui migranti è entrato nel vivo, dopo la decisione del ministro dell’interno Matteo Salvini di chiudere i porti alla nave Aquarius, che trasportava 629 migranti.
Quelli a seguire sono stati giorni di discussioni, di confronto politico e, per i cittadini contrari alla decisione di Salvini, di protesta. Di amarezza nei confronti dei nove arresti, avvenuti il 13 giugno, per corruzione nella costruzione dello stadio della Roma. Di silenziosa delusione per l’assenza dell’Italia ai Mondiali di Russia 2018, iniziati il 14 giugno.
Testimone passiva di pioggia e maturità
E anche la buca di RomaH24 non ha vissuto splendide giornate. La seconda metà di giugno è stata caratterizzata dalle continue piogge che si sono abbattute su Roma, e nel Trieste-Salario. L’acqua, e addirittura la grandine, di quei giorni ha contribuito a peggiorare notevolmente le condizioni della buca. Più larga, più profonda, con ciottoli di asfalto dentro e fuori.
Il 19 giugno era un’altra buca. Il maltempo e il passaggio dei veicoli l’avevano cambiata. Anzi, peggiorata. E in quel periodo un’Italia divisa, da una parte, il 18 giugno, applaudiva la proposta di Salvini di fare un censimento dei Rom. Dall’altra, il 20 giugno, festeggiava la Giornata mondiale del rifugiato, promuovendo l’integrazione.
Sempre il 20 giugno sono iniziati gli esami di maturità, di cui RomaH24 ha raccolto le prime testimonianze. E a quel punto la buca aveva raggiunto la sua massima pericolosità.
Gli ultimi giorni hanno peggiorato la situazione. Nel mondo? No, anzi. Il 24 giugno è arrivata dall’Arabia Saudita la notizia dell’annullamento del divieto di guida per le donne in Arabia Saudita. Ma per la buca sì. Il colpo di grazia è stato la forte pioggia che si è abbattuta sul Trieste-Salario lunedì, 25 giugno.