Trieste | La Storia

Il 17 dicembre 1979 l’omicidio di Antonio Leandri in piazza Dalmazia

di Emiliano Magistri

È il 17 dicembre 1979. In piazza Dalmazia, siamo nel cuore del Trieste-Salario, il giovane Antonio Leandri ha appena concluso gli ultimi acquisti natalizi. Deve incontrare la fidanzata, che lo aspetta per il loro consueto appuntamento, in un’altra zona della città. Ma non fa in tempo.

Valerio Fioravanti, esponente dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari), spara contro di lui senza nemmeno guardarlo in faccia. Antonio cade a terra. Aveva ventiquattro anni appena.

Si trova nel posto sbagliato, al momento sbagliato e con il cappotto sbagliato: quel maledetto loden verde che, secondo i mandanti, doveva identificare la vera vittima, l’avvocato Giorgio Arcangeli. Per i Nar, è lui ad aver fornito la soffiata a seguito della quale Pierluigi Concutelli era finito agli arresti.

Concutelli, altro esponente dello stesso movimento di estrema destra, era stato infatti, pochi mesi prima, l’esecutore materiale dell’omicidio del giudice Vittorio Occorsio. Sempre nelle strade del nostro quartiere.

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