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Fido e le vacanze, soluzioni per l’estate

di Cristiana Ciccolini

«Non tutte le stagioni sono uguali per i nostri amici a quattro zampe – spiega Giorgio Porcino, il veterinario dello studio di vicolo della Fontana 34 – D’estate, infatti, dobbiamo prestare loro particolari cure e accortezze. Talvolta però, per ignoranza o per disattenzione, alcuni proprietari commettono leggerezze che, specialmente per i cani, possono essere pericolose, a volte fatali. Tra queste, portarli a spasso in ore troppo calde. O addirittura lasciarli chiusi in automobile, cosa da non fare mai, anche solo per pochi minuti».

Ecco le regole suggerite dal dottor Porcino: «Nei mesi più caldi è bene far passeggiare il cane solo di sera o di mattina presto. Il colpo di calore è, infatti, più frequente di quel che si possa immaginare ed è sempre molto rischioso».

Ma come accorgersi se il proprio amico sta male? «Il cane, non sudando, raffredda il suo corpo attraverso l’iperventilazione, cioè il respiro affannato – continua il veterinario – che, in assenza di un affaticamento da sforzo, deve essere considerato un campanello d’allarme. Si può notare anche un senso di sbandamento, in questi casi bisogna intervenire subito».

Intervenire, certo. Ma come? «Sicuramente – risponde Porcino – bagnando il cane e portandolo in un luogo più fresco. Ma attenzione: non bisogna esagerare con ventilatori e aria condizionata. Come accade per noi umani, un ambiente ben refrigerato agevola il sonno e ci fa essere fisicamente più attivi. Quindi fa bene anche al nostro cane. Ma è meglio evitare l’aria condizionata a palla perché il cane si può ammalare. Proprio come noi».

Per mantenere una costante temperatura corporea del proprio cane è utile dunque vaporizzargli addosso acqua fresca. «Ma con il caldo anche la dieta è importante – spiega il dottor Porcino – I pasti non devono essere diversi rispetto all’inverno ma sicuramente meno abbondanti. Quindi, ridurre le dosi: perché il fabbisogno calorico del cane, in estate, si abbassa del 30-40 per cento».

Altro tema estivo è quello degli antiparassitari, contro pulci, zecche e zanzare, portatrici di gravi malattie croniche nel cane, come la Leishmaniosi, che se non curata adeguatamente causa la morte dell’animale. Quindi, sì a collari e fialette ma anche a prodotti naturali, come citronella, spugnature con acqua e aceto e olio di neem. Si può spruzzare sull’animale anche uno spray ad uso umano contro le zanzare, questo è il consiglio di Porcino, che avverte però che l’applicazione è da ripetere spesso.

Ma il vero dramma dell’estate è l’abbandono: si parte per le vacanze e il cane si lascia da qualche parte. «In realtà in questo quartiere – dice Porcino –  non si vedono cani randagi né si conoscono casi di abbandono. Nel Trieste-Salario c’è una grande sensibilità, che dipende dal grado di livello culturale. Oggi con il microchip obbligatorio il rischio di abbandoni si è molto ridotto, anche se purtroppo ancora esiste. E questo è semplicemente aberrante».

La pratica dell’abbandono si è ridotta in percentuale anche grazie alla nascita di sempre più strutture di accoglienza di animali per i periodi di vacanze. «Oggi – prosegue il veterinario – ci sono molti siti che aiutano nell’individuare strutture del genere. Esiste ad esempio Dog Buddy, che è anche una app: la trovo molto utile».

Ma come funziona Dog Buddy? sia su internet (dogbuddy.com) che su smartphone (App Store su Apple,  Play Store su Android). Attraverso una ricerca che si attiva tramite il codice di avviamento postale, si trovano sia alloggi per animali che singoli dog e cat sitter, molto referenziati, che si propongono per ospitare cani e gatti, anche in abitazioni private, oltreché in allevamenti dotati di prati per far scorrazzare liberamente i cani. Il tutto scegliendo zone e indirizzi vicini alla propria abitazione. Decisamente un aiuto per quei proprietari in partenza che, non potendo portare con sé l’animale, possono farlo accudire a qualcuno in tutta tranquillità.

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