Trieste-Salario | Articoli

Eleganza e più cura per gli “invisibili”: il Natale del quartiere

di Antonio Tiso

Come sarà il Natale al Trieste Salario? Elegante ma sobrio. Un po’ come l’immagine che dà del quartiere la scrittrice Francesca D’Aloja: «È nobile ma senza spocchia, borghese ma che non ostenta. In una sola immagine: è una vecchia signora elegante».
Se nell’insieme sarà dunque il benessere a fare da cornice alle festività, non vanno dimenticate le sacche di povertà che pure esistono nel nostro territorio. Ci riferiamo ai poveri che vivono nei sottopassi lungo le Mura Aureliane, tra Porta Pia e Porta Pinciana. Sono gli invisibili del quartiere. E come passeranno i giorni di festa? Quali sono le occasioni di solidarietà che il Trieste-Salario organizza con e per loro?
Roma H24 ha fatto un breve viaggio tra le opportunità del quartiere, per i benestanti e i poveri. Nel contrasto evidente c’è comunque un filo, legato all’anima del Trieste-Salario stesso. Perché il quartiere che unisce il quadrante Nomentano con la zona Africano è una fetta di Roma che si distingue per storia, classe e unicità. Ma non pecca di solidarietà. E infatti non mancheranno i pranzi natalizi per i senza tetto né altre iniziative.

La tendenza: i Christmas party dentro le case
«Questo è sempre stato un quartiere che ama la tradizione», spiega Barbara Lessona, residente attivista per il decoro e l’ambiente del Trieste-Salario. «Poco alla volta però si sta svecchiando, C’è una influenza “british” che anima di nuova luce la vita dei villini liberty. Arrivano, per viverci, persone fra i 30 e i 50 anni. E così, rispetto al passato, oggi si organizzano feste natalizie tra amici, i cosiddetti Christmas party, mentre le case si aprono e si crea movimento. Prima era soprattutto un quartiere anziano, ora nascono negozi più cool. Poi, trascorsi i giorni del Natale, chi può parte». E da Demetra Viaggi confermano: «I viaggi più venduti tra i benestanti del quartiere, in questo periodo, sono Cuba e Maldive. Molti invece scelgono mete più vicine, ma molto eleganti, come gli agriturismi in Toscana».

La festa di Capodanno in via Tagliamento
Il Trieste-Salario sta cambiando. Non è ancora un quartiere per giovani come il Pigneto, San Lorenzo, Testaccio e Ostiense, ma si sta ringiovanendo. Il locale più rappresentativo in questo senso resta il Piper Club, storica discoteca di via Tagliamento che organizza una grande festa di Capodanno per la notte del 31 dicembre.

Cura e bellezza del corpo con l’antica cultura araba
Per chi è alle prese con i regali o affaticato dai numerosi impegni che dicembre porta con sé, le occasioni per coccolarsi sono molte: si va dal salone di Giorgio Nardi all’Hammam Balkis, un bagno turco tradizionale nel cuore di via Alessandria, dove è possibile purificare corpo e mente, attraverso un percorso tramandato dalla antica cultura araba.

I pacchi dono per i disagiati a Santa Maria della Mercede
La mattina del 23 dicembre la parrocchia di Santa Maria della Mercede distribuirà pacchi dono alle persone in difficoltà del quartiere. L’iniziativa è organizzata con il sostegno del centro Caritas e del volontariato vincenziano. L’ingresso sarà su via Basento 100.

La parrocchia di San Saturnino per le case famiglia
Torte, dolci, gioielli, borse e oggetti per la casa. Ecco cosa si poteva trovare al mercatino dell’Immacolata, organizzato dalla parrocchia di San Saturnino. Una iniziativa importante per aiutare le case famiglia gestite dalla parrocchia. I ricavati del mercatino dell’Immacolata vengono infatti devoluti a favore della Casa della Carità Salesie a via Anapo, che accoglie donne con bambini segnalate dai servizi sociali, e a favore della Casa Carlo Javazzo, che dà ospitalità a famiglie migranti in seconda accoglienza. Quest’ultimo piccolo centro si trova invece all’interno della parrocchia stessa.

Il 24 e il 31 al circolo San Pietro, pranzo speciale per i senzatetto
«Il 24 dicembre a pranzo, saremo noi volontari a portare il pranzo direttamente in tavola per i nostri ospiti». Parla con dolcezza Ottorino Cielo, storico responsabile della mensa del Circolo San Pietro di via Adige. «Ogni anno, alla vigilia di Natale, organizziamo un pranzo speciale per le persone disagiate che si rivolgono a noi. È importante fargli sentire un po’ di calore. Anche una tovaglia rossa e un piccolo alberello possono fare la differenza per chi vive in difficoltà».
E così, in una cornice semplice, ma festosa, il menu della vigilia sarà a base di pesce. «Antipasti e gnocchetti di mare, trancio di tonno e bieta all’agro. Finale classico con ill panettone. Il 31 replichiamo con circa 70 coperti, ma questa volta il menu sarà a base di carne».

Il giro della solidarietà dei volontari di Sant’Egidio
Ogni mercoledì e giovedì sera i volontari della comunità di Sant’Egidio del Nomentano-Trieste si ritrovano nei locali di Sant’Agnese. Una volta organizzati i pasti caldi e le coperte da consegnare ai senza fissa dimora, gli angeli del quartiere si muovono. Sono molti i luoghi da toccare: piazza Fiume, porta Pia, i sottopassi delle mura Aureliane, le stazioni metro, e poi zona Tiburtina e Policlinico e San Lorenzo. Loro lo chiamano “il giro”.
Spiega Matteo Cavicchioli, volontario di Sant’Egidio: “Lo spirito è ritrovare persone a cui siamo affezionati. Per noi i poveri che vivono per strada non sono solo persone da assistere, ma sono importanti per la nostra vita. Parliamo di amicizie consolidate negli anni. Alcuni di loro, per esempio, sono stati anche al mio matrimonio. E da New York, dal viaggio di nozze, ho portato dei berretti che ora non si tolgono più. Chiunque, anche con una vita normale, può trovarsi nella loro situazione. Non sono diversi da noi”.

SFOGLIA la fotogallery

SFOGLIA il pdf del giornale

Sostieni RomaH24 Sostieni RomaH24
grazie