Soddisfazione, ma anche – e soprattutto- rabbia. Sono queste le reazioni dei residenti che, da questa mattina, stanno ripopolando Villa Paganini. Dopo quasi due mesi di chiusura, a causa di otto pini pericolanti che dovevano essere tagliati con un macchinario particolare che il Servizio Giardini non aveva a disposizione, il parco di via Nomentana ha finalmente riaperto.

“Quasi due mesi per un intervento che ha richiesto solo in quattro giorni di tempo? È assurdo”. Barbara, babysitter, è arrabbiata: “Capisco che fosse necessaria la chiusura della villa, ma bloccarla per tutto questo tempo mi è sembrato eccessivo”.

La pensa come Barbara un nonno che porta abitualmente il nipote a Villa Paganini. “Ci hanno messo troppo a riaprire. E dopo i quasi due mesi di tempo che hanno avuto per sistemare, le due fontane, anche quella vicino alla scuola, sono ridotte in uno stato pietoso. Dentro c’è di tutto”. Dentro alle due fontane, infatti, ci sono rifiuti, bottiglie, muschio e mucillagine. “Alla fine l’importante è che abbia riaperto – commenta serafica Alessandra, mentre passeggia con il suo cane – Adesso possiamo goderci il parco nel mese più bello, quello di settembre”.

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