20 Luglio 2018 - 16:10 . Salario . Cronaca

Villa Ada, non solo rave party. Nelle grotte di tufo anche giacigli per i senzatetto

Giacigli di fortuna tra le cave di tufo nella parte selvaggia di Villa Ada. È questa la scoperta che RomaH24 ha fatto, scendendo tra i cunicoli sotterranei a ridosso di Forte Antenne, accompagnata da Lorenzo Grassi, volontario di Osservatorio Sherwood.

Dopo le gallerie “riservate” ai rave party notturni, che qualcuno decide di organizzare in questo girone dello sballo estremo, ecco un elenco interminabile di copertetrolley, stracci, magliette, un vecchio cellulare, una tanica d’acqua e un pallone. Oggetti a non finire completano l’arredamento delle grotte di tufo sotterranee e contribuiscono ad alimentare la grave condizione di degrado in cui versa il parco, già nei mesi scorsi al centro delle polemiche per l’incuria dell’area delle Scuderie Reali.

“Uomini talpa”, come li ha definiti Lorenzo Grassi, trascorrono le notti nell’umidità di questi anfratti, a rischio dell’incolumità personale. Attraversando le gallerie, ampie e basse, si incontrano segni di cedimento del terreno. Ed è proprio facendoci largo tra sassi crollati di tufo e pozzolana che abbiamo scoperto i segni della presenza umana.

All’interno della cosiddetta cava piccola (in quella grande ci si organizzano i rave, ndr) lungo un labirinto di tunnel di circa mezzo chilometro, circondati da insetti e nauseati dagli odori di escrementi, abbiamo documentato con foto e video esclusivi un luogo apparentemente improbabile dove i senzatetto cercano riparo. Uno spazio insalubre alla portata di tutti perché, nonostante il pericolo crolli, non appare recintato e quindi accessibile a chiunque decida di avventurarsi nel bosco, nella parte meno frequentata di Villa Ada.

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