20 Luglio 2018 - 13:08 . Trieste-Salario . Cronaca

Sosta a pagamento, i “pendolari” dicono no ai rincari: “Come faremo?”

“Se accadrà davvero, tra poco andremo tutti a piedi e aumenteranno di parecchio le vendite dei motorini”. Antonella Agamennone è rassegnata. Lo sono un po’ tutti i lavoratori che ogni giorno parcheggiano nel Trieste-Salario. Chiedono che la prossima riforma della sosta a pagamento non intacchi gli stipendi a fine mese. Stando a quanto ha annunciato a RomaH24 il presidente della commissione mobilità di Roma Capitale, Enrico Stefàno, a inizio 2019 la tariffa oraria delle strisce blu sarà infatti innalzata a 1,5 euro l’ora, e spariranno le strisce bianche – gratuite – come pure gli abbonamenti mensili da 70 euro.

Barbara è un’altra pendolare. Viene nel nostro quartiere ogni giorno per lavoro. “La tutela dei lavoratori dovrebbe essere una regola fondamentale – dice – anche se una proposta simile danneggerà molti romani, in generale”.

La pensa allo stesso modo Valerio Coppi. È emigrato all’estero, ma saltuariamente torna nella Capitale. “Nelle altre città europee – racconta – la macchina si usa molto meno, ma questo è possibile perché i mezzi di trasporto sono molto più efficienti. Quindi – continua – per far sì che una riforma simile sia applicabile anche in Italia, bisognerebbe migliorare per prima cosa i trasporti pubblici. Aumentando le corse, abbassando il prezzo degli abbonamenti, prolungando gli orari notturni della metro. Ma, soprattutto, andrebbero tutelati i lavoratori. All’estero, per esempio, godono di tantissimi vantaggi, come sconti e promozioni”.

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