“Fermarmi un momento in doppia fila per me è essenziale, dato che il parcheggio per i disabili che mi spetta in concessione è sempre occupato”. Cinzia abita in un palazzo al centro di viale Eritrea. Ha una disabilità motoria. Cammina a fatica, con un sostegno. Non è d’accordo con la costruzione della corsia preferenziale su viale Libia e viale Eritrea. “Non dico che sia giusto il sistema della sosta selvaggia – spiega -. Ma una preferenziale costruita in questo modo per me diventa solo l’ennesima barriera architettonica”. Cinzia trova sempre il suo parcheggio per disabili – che le è stato dato in concessione – occupato. Per questo le capita a volte di dover parcheggiare in seconda fila per scendere dalla macchina il più vicino possibile all’ingresso del suo palazzo. “Ora è impossibile sostare anche solo due minuti per avere il tempo di scendere o per lasciare i miei figli davanti al palazzo – spiega – . Con questo sistema mio marito dovrà fermare la macchina a piazza Sant’Emerenziana e io dovrò farmi 300 metri a piedi con fatica”.