14 Dicembre 2018 - 18:08 . FuoriQuartiere . Cronaca

Incendio al Tmb, diossine nell’aria: rischio sarcomi e leucemie per l’uomo

La colonna di fumo vista da Fidene
La colonna di fumo vista da Fidene

Un livello di diossine di molte volte superiore al limite (0,1 picogrammi per metro cubo) fissato dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità per le aree urbane. Questa la conseguenza più grave dell’incendio al Tmb di via Salaria divampato lo scorso 11 dicembre.

La tetra-cloro-dibenzo-para-diossina è la più pericolosa tra le circa trenta molecole appartenenti alla classe chimica denominata diossine. Nel 1997 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro rese nota la sua valutazione del grado di tossicità: la TCDD è cancerogena per l’uomo e l’esposizione al composto aumenta il rischio di contrarre sarcomi e leucemie.

L’unità di misura della diossine, stabilita dall’Oms, è il picogrammo, che equivale a un miliardesimo di milligrammo. Stando a quanto rivelato da Federico Valerio, chimico per tanti anni al servizio dell’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova, l’assunzione della tossina avviene anche per inalazione e contatto, ma la principale via di contaminazione si verifica attraverso gli alimenti, in particolare quelli più ricchi di grassi: burro, formaggi, latte, pesce e carne. Con il cibo si introduce nel nostro organismo oltre il 90% delle diossine con cui veniamo a contatto. Un disastro, quello del Tmb, reso ancora più preoccupante da questo scenario.

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