5 Giugno 2018 - 13:06 . Trieste . Cultura

5 Giugno, è il giorno di Ugo Forno: la commemorazione della Settembrini

Il cinque giugno del 1944, esattamente 74 anni fa, Ugo Forno sacrificava la sua vita per la libertà e la liberazione di Roma. Il giovane partigiano del Trieste-Salario attaccò le truppe tedesche in ritirata, per impedirgli di far saltare il ponte ferroviario sopra il fiume Aniene, pagando questo suo gesto di coraggio con la vita. La memoria di “Ughetto” è stata recuperata solo negli ultimi anni e oggi, anniversario della sua uccisione, il quartiere ha organizzato due cerimonie commemorative.

La prima si è svolta questa mattina al Parco Nemorense, dove un gruppo di studenti della scuola media Settembrini, l’istituto frequentato all’epoca da Ugo, che aveva 12 anni. I ragazzi, accompagnati dalla professoressa Patrizia Bianchi, hanno deposto dei fiori davanti alla targa appositamente dedicata ed hanno ascoltato la storia del piccolo eroe dalle voci di Felice Cipriani, biografo che ha scritto la storia del ragazzo, e del nipote Fabrizio Forno. “Abbiamo fortemente voluto che i ragazzi partecipassero a questo evento – ha spiegato la professoressa Bianchi -, certi eventi non vanno mai dimenticati e la memoria va conservata attraverso le generazioni più giovani. La Settembrini è orgogliosa di aver avuto come studente una medaglia d’oro al merito civile”.

I ragazzi si sono poi spostati in via Nemorense 15, abitazione del tempo di Ughetto. Davanti al cancello dello storico edificio, dove durante la guerra esisteva un enorme rifugio antiaereo, c’è una seconda targa commemorativa, inserita sul muro il 30 aprile 2016. “Per noi oggi era importante la presenza della scuola – ha dichiarato a RomaH24 Paola Rossi, consigliere del Municipio -. Sono convinta che il racconto di oggi, delicato e bello allo stesso tempo, abbia colpito l’interesse dei ragazzi presenti. Nel pomeriggio la commemorazione continuerà con una seconda commemorazione alle 16:30, sempre a Parco Nemorense e con la presenza della presidente del Municipio Francesca Del Bello.

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