Salario | Articoli

Mignon, “Sulla mia pelle” sul caso Cucchi. Ilaria: «È per tutti gli Stefano»

di Sara Catalini

«La morte di Stefano non è un fatto privato. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle nove anni di storia giudiziaria». Sono le parole dell’avvocato Fabio Anselmo che insieme a Ilaria Cucchi, Patrizio Gonnella di Antigone, associazione che tutela i diritti dei detenuti, e Andrea Occhipinti della casa di produzione Lucky Red presentano “Sulla mia pelle. Gli ultimi sette giorni di Stefano Cucchi” nelle sale del cinema Mignon (via Viterbo 11) ieri giovedì 13 settembre.

La pellicola, uscita il 12 settembre in 100 cinema italiani, è stata selezionata come film d’apertura della sezione “Orizzonti” alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e, nello stesso giorno, è anche disponibile su Netflix in 190 paesi: «La piattaforma online ci ha aperto un’enorme opportunità – ha commentato l’avvocato Anselmo prima della proiezione in esclusiva a RomaH24 – Nonostante la ritrosia di molte sale nel proiettare il film, alla fine siamo riusciti a raccontare questa storia grazie al supporto di Occhipinti. È bellissimo essere qui al Mignon insieme ad Antigone che si batte da sempre per i diritti degli ultimi. Stefano era uno di loro».

Stefano Cucchi, tossicodipendente romano di 31 anni, è morto il 22 ottobre 2009 durante la custodia cautelare. Era disidratato e riportava sul corpo diverse lesioni, sulla cui origine è basato il fulcro del dibattimento processuale negli anni. La sua storia giudiziaria è diventata un caso di cronaca nera. La battaglia legale della sorella Ilaria si è spostata dalle aule di tribunale, alle piazze fino ad arrivare oggi sugli schermi: «Il film è crudo come la vicenda. Non risparmia nessuno, nemmeno Stefano – continua Anselmo – Non c’è bisogno di indulgenza, “Sulla mia pelle” deve essere vero, per raccontare la verità: Stefano è un essere umano e con la straordinaria interpretazione di Alessandro Borghi ritrova la sua dignità».

Stefano Cucchi si spegne lentamente all’ospedale Sandro Pertini di Roma a sette giorni dal suo arresto. Al momento del decesso, pesa solamente 27 chilogrammi: «Il film nella sua severità restituisce un’immagine nitida della storia, che non fa sconti a nessuno – dice Ilaria Cucchi durante la presentazione – Carne e sangue sono necessari per raccontare questa storia. Stefano è morto di dolore e sofferenze e questo film ne è la fotografia. “Sulla mia pelle” è per tutti gli Stefano».

Sostieni RomaH24 Sostieni RomaH24
grazie