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Ecco i segreti del centro di aiuto per le famiglie di Prati

di Luisa Urbani

Più che una visita ad un centro per famiglie in difficoltà sembra di entrare a casa della zia a cui siete molto affezionati e che andate a trovare per prendere un caffè e scambiare due chiacchiere. È questa la prima impressione che si ha quando si arriva al Centro Famiglie di via Angelo Emo 4, struttura realizzata dal Primo Municipio, con le risorse provenienti dal Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, e gestito in collaborazione con la cooperativa “Obiettivo Uomo”.

Anna Lisa Scepi è la referente per la cooperativa del progetto. Una signora dallo sguardo dolcissimo e dall’abbigliamento molto colorato, come del resto è tutto il Centro. Pareti gialle, verdi, rosa e viola. Un ambiente curato in ogni minimo dettaglio: dall’orologio da parte al cestino con le caramelle al miele all’ingresso.  “Ho lavorato molto per rendere l’ambiente così accogliente – spiega la psicoterapeuta Scepi – è molto importante che quando le persone si recano da noi trovino uno spazio che le faccia sentire a loro agio”.

Sono molte infatti le persone che si rivolgono alla struttura per avere un sostegno in ambito famigliare. “Attualmente offriamo assistenza a 35 persone, 20 coppie, 8 famiglie” spiega l’assistente sociale Barbara Di Fede aggiungendo che il Centro segue anche un gruppo formato da 7 persone appositamente creato in quanto tutte avevano dei bisogni comuni. “I gruppi tematici – prosegue Di Fede – sono molto utili perché la condivisione di un problema, molto spesso, aiuta anche a ridimensionarlo”.

Il Centro, spiega ancora Di Fede, “vuole essere un punto di riferimento nel territorio offrendo servizi a tutti coloro che hanno problemi collegati al diritto di famiglia, problemi personali o legati al ruolo di genitore e difficoltà educative”.

Il servizio è completamente gratuito come ci tiene a sottolineare Anna Lisa Scepi specificando che “gratuità non significa bassa qualità. Anche qui ci sono persone altamente specializzate”. L’equipe è infatti composta da assistenti sociali, un avvocato, uno psicologo, un educatore, un mediatore culturale.

I servizi offerti sono dunque vari, ma riguardano sempre le famiglie. “Per poter beneficiare del nostro aiuto – spiega l’assistente sociale – sono necessari due requisiti: residenza o domicilio nel Primo Municipio e avere dei figli minori proprio perché le risorse della struttura provengono dal Fondo Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza”.

“Oltre ai finanziamenti del fondo possiamo anche ricevere donazioni da parte di privati” aggiunge Anna Lisa Scepi ammettendo però che non conosce con esattezza come si possono concretizzare perché sulle questioni burocratiche lei non è molto ferrata dato che il suo obiettivo, come quello di tutte le sue collaboratrici, è prima di tutto occuparsi della persona. Quella persona che va trattata “senza essere giudicata” e va aiutata “per far emergere quelle risorse spesso dormienti che però ci sono”.

Ed è proprio questa grande passione e professionalità che, con molta probabilità, ha fatto crescere sempre di più le adesioni al Centro. “Noi siamo attivi dal 2017 e da quest’anno, dato il numero di richieste, abbiamo iniziato a stilare anche delle liste d’attesa” conclude Barbara Di Fede.

Anche se bisogna aspettare, niente paura: potete comunque recarvi al centro perché, come spiega Di Fede, “cerchiamo sempre di aiutare tutti coloro che vengono a trovarci. Anche quando non possiamo fare molto per queste persone cerchiamo di indirizzarle in altre strutture magari più adatte alle loro richieste”.

Per avere ulteriori informazioni si può visitare il sito internet www.famiglieincentromunicipio1.it o recarsi in struttura. La sede è aperta dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00. Il mercoledì anche dalle 9.00 alle 13.00.

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