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Aree cani, perché è guerra tra i proprietari e i residenti

di Gianluca Colletta

È quasi una lotta quotidiana quella che va in scena tra i residenti di Prati e i padroni dei cani. Feci sui marciapiedi e deiezioni davanti alle finestre dei piani seminterrati rappresentano una costante nella vita del quartiere. Il problema è che scarseggiano le aree dedicate agli amici a quattro zampe. In totale, sono sette quelle attrezzate.

Cosa prevede il regolamento
Un apposito regolamento comunale ne disciplina la loro istituzione. Questi spazi devono essere recintati, trovarsi ad almeno 100 metri dalle case, che salgono a 200 per quelle dedicate allo “sgambamento” (più grandi delle normali aree, per permettere ai cani di correre in libertà), essere dotati di fontanelle, cestini e servizi per i proprietari degli animali. Caratteristiche, queste, che mal si conciliano con i pochi spazi verdi esistenti. Così, sui social la gente si lamenta dei padroni incivili, che non raccolgono le deiezioni dei propri animali.

L’inciviltà dei padroni nel parco di via plava
È il caso del parco di via Plava, recentemente inaugurato dopo lunghi lavori di restyling. Qui i cittadini sottolineano come i cani facciano i propri bisogni all’interno dell’area giochi o semplicemente passeggino, nonostante il divieto, in uno spazio dedicato ai bambini. Hanno ragione, perché i proprietari potrebbero spostarsi nell’area cani di via Sabotino. Esattamente dietro al parchetto appena riaperto.

Il parco di Castel Sant’Angelo

L’appello del comitato di Castel Sant’Angelo
C’è poi chi come il comitato del parco di Castel Sant’Angelo chiede da tempo l’istituzione di un’area cani nel fossato della mole. Sebbene il dipartimento ambiente del Comune abbia riconosciuto quello spazio come dedicato agli animali, mancano recinzioni che delimitino l’area e tutta una serie di servizi accessori.
«Abbiamo chiesto di attrezzare un’area cani ufficiale, con un punto d’ombra e uno d’acqua, cartelli e recinzioni – dice Mario Tosi, referente del comitato -. Abbiamo realizzato un progetto che la collochi nel fossato, dal lato del palazzo di giustizia. Il fatto che sul sito del Comune questa sia considerata una “area cani” deriva dal fatto che il fossato fu riservato anni fa proprio a loro. Ma adesso non lo è più, perché il parco è frequentato da tante persone, che possono avere paura di animali privi di guinzaglio».

All’assenza di zone dedicate si aggiunge, soprattutto in primavera e in estate, il tema della cura delle aree. In molti casi l’erba alta e la presenza dei famigerati forasacchi spingono i “genitori” dei fedeli amici dell’uomo a far passeggiare gli animali lungo i marciapiedi. Nonostante il regolamento preveda la possibilità di “un’adozione” da parte dei proprietari, in Prati nessuna area è stata presa in gestione. La conseguenza è il degrado più assoluto.

Appalto bloccato di dicembre
«La manutenzione di questi spazi, che versano in condizioni pessime – spiega l’assessora all’Ambiente del I Municipio, Anna Vincenzoni –, è di competenza comunale. Non siamo a conoscenza di un cronoprogramma per la loro pulizia. Anzi, ci risulta che l’appalto per lo sfalcio dell’erba, che non fa differenza tra parchi pubblici e aree cani, sia bloccato da dicembre».

Nel frattempo, i residenti si armano come possono contro le deiezioni. In piazzale Clodio, sulle finestre di un piano seminterrato sono comparsi comparsi dei cartelli che invitano a far fare la pipì ai cani almeno sul lato opposto del marciapiede, dove ci sono alcuni alberi. In via Paolo Emilio invece, su uno degli alberi tagliati, è comparso un cartello. È raffigurato un cane al guinzaglio, tenuto da uno struzzo con la testa sotto terra. Il messaggio, firmato da tale Dog Welcome, è chiaro: “Non fare lo str…uzzo! Raccoglila! Il segreto per farsi benvolere è essere educato e civile”. Chiaro, no?

Ecco la mappa dei punti verdi per gli animali
Sono solo sette le aree cani nel quartiere. Alcune sono delimitate e fornite di servizi essenziali, come recinzioni, fontanelle e panchine per i “genitori” dei fedeli compagni di vita. Altre invece sono semplice prati verdi dove mancano anche i cartelli che avvisano della presenza degli animali, come nel caso di piazzale Maresciallo Giardino. Sul sito del dipartimento del Comune di Roma, l’elenco comprende anche parco Della Vittoria, parco della Mole Adriana, via Sabotino, via Simone Simoni e via Tommaso Gulli. L’ultima zona, nata su iniziativa del I Municipio, è una piccola area verde su via Ammiraglio Bergamini.

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