27 Marzo 2019 - 15:37 . Giulio Cesare

“Gauguin a Tahiti: il paradiso perduto” al cinema Giulio Cesare

Gauguin a Tahiti: il paradiso perduto“. Il mito del selvaggio, il fascino dell’esotico che diventa leggenda. Solo fino a stasera, al cinema Giulio Cesare, il film evento con soggetto di Marco Goldin e Matteo Moneta, sceneggiatura di Matteo Moneta e regia di Claudio Poli dedicato a Paul Gauguin, l’artista che lasciò tutto per seguire la sua ispirazione primitiva e reinventare completamente la pittura occidentale.

Da Parigi al Perù, dove fu trasferito a poco più di un anno di vita dai genitori; dalla costa Bretone e poi Marsiglia fino a Tahiti. La storia di Gauguin è anche la storia di un viaggio, anzi, di una fuga verso luoghi lontani dalla frenesia della società contemporanea e dalla pittura moderna. Gauguin a Tahiti. Il Paradiso Perduto è un racconto sul pittore Gauguin: l’artista noto per uno stile pittorico unico.

“Sono forte perché faccio ciò che sento dentro di me”, scrive Gauguin in una lettera tratta da “Noa Noa”, il diario polinesiano i cui stralci sono letti nel documentario dall’appassionato Adriano Giannini. L’attore romano narra la vita di Paul Gauguin dall’infanzia fino ai primi passi nel mondo dell’arte focalizzandosi sul tema del viaggio e dell’amore per quella terra esotica e pacifica: la Polinesia.

Le testimonianze sono tante, il regista ha scovato personaggi e studiosi che hanno orbitato nella di Gauguin, come il collezionista Paul Yeou Chichong che, in una piccola stanza della sua casa di Papete, mostra capolavori custoditi come in stretti caveaux di musei. E poi professionisti e critici come David Haziot, Gloria Groomo e Belinda Thomson.