8 Dicembre 2018 - 15:08 . Trionfale . Cronaca

Antenne via Doria, il papà attivista: “Ora aspettiamo i sigilli”

Lo spegnimento delle antenne telefoniche di via Andrea Doria non chiude la vicenda. “Ora vogliamo i sigilli e la rimozione delle strutture“, spiega Stefano Moretti portavoce del comitato spontaneo “Giù le antenne dalla Cairoli“. La battaglia per chiudere il segnale è durata tre anni, giusto poco dopo l’installazione sopra il tetto del palazzo confinante con la scuola elementare.

“Furono montate in fretta e furia durante la notte del 19 luglio 2015 – racconta Stefano – e così le abbiamo trovate funzionante a settembre, quando è iniziato il nuovo anno scolastico”. Il comitato di genitori-cittadini si è formato rapidamente, iniziando una protesta nei confronti delle istituzione locali, ritenute colpevoli di non essere intervenute tempestivamente e di non aver applicato la delibera comunale del 2015, che vietava il montaggio di antenne elettromagnetiche a meno di 100 metri da zone sensibili come ospedali o scuole. “E qui siamo a meno di 20 metri“, insiste Moretti.

La sentenza del Tar di giugno e la delibera del Pau, dipartimento programmazione e attuazione urbanistica, ha spento i segnali delle antenne, ma questo non è sufficiente: “Le compagnie hanno fatto ricorso al Consiglio di stato, ma soprattutto ora è compito del Municipio quello di apporre i sigilli e di effettuare lo smontamento. Oggi scadono i 90 giorni concessi, ma non si vede ancora nulla”.

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