Prati | Federico Romano

Romano: “Vi racconto la caduta di Mussolini”

È un violoncellista che si divide tra Roma e Genova. Federico Romano è nato e cresciuto in Prati, dove la sua famiglia vive da generazioni. Suo nonno materno era Giovanbattista Arista, uno dei primi conduttori radiofonici italiani e dei più famosi, il primo ad annunciare la caduta di Benito Mussolini. Alle ore 22.47 del 25 luglio 1943, infatti, lesse il comunicato ufficiale che informava i cittadini che il re Vittorio Emanuele III aveva “accettato” le dimissioni di Mussolini e nominato capo del Governo il maresciallo Pietro Badoglio.

Un evento talmente importante di cui ogni tanto si parla ancora nella famiglia di Federico, e che lui stesso racconta a Lucilla, sua figlia di otto anni. Il musicista, però, non ha mai pensato di seguire le orme di suo nonno. Almeno non quelle da giornalista. “Nonno Giovanbattista (detto Titta), diventato poi caporedattore di Radio2, era anche appassionato di musica e baritono. “Anche mamma era contralto – dice Federico – per questo che, da bambino, mi portarono a fare un’audizione per cantare nelle voci bianche della Cappella Sistina. È partita dal canto la mia carriera: ho cantato in quel coro vivendo l’inizio del pontificato di papa Giovanni Paolo II”.

Poi, cresciuto un po’, la sua voce è cambiata. E a 11 anni i suoi genitori gli proposero di suonare il violoncello ed è entrato nel Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. “Per me – spiega – è stata una scelta inconsapevole, a 16 anni ho capito che volevo fare il violoncellista”. Così è iniziata la sua professione, che lo ha visto pian piano suonare in prestigiose orchestre italiane e all’estero. Oggi Federico è primo violoncello dell’Orchestra del teatro Carlo Felice di Genova, un ruolo di grande rilievo. Ma Roma è sempre nei suoi pensieri perché i suoi cari abitano in Prati, quartiere cui è molto legato e in cui torna almeno una volta al mese.

(Cristiana Ciccolini)

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