12 Giugno 2019 - 14:37 . Flaminio . Cronaca

Guardate lo stato in cui versa questo tratto del lungotevere

I chioschi dallo scorso 5 giugno “invadono” la zona per la manifestazione “Lungo il Tevere 2019”
I chioschi dallo scorso 5 giugno “invadono” la zona per la manifestazione “Lungo il Tevere 2019”

Rifiuti sparsi, vetri rotti, erbacce incolte. E ancora asfalto dissestato, rifugi per senzatetto, resti abbandonati dalla movida “selvaggia”. Lungo il Tevere, nel tratto compreso tra ponte Umberto I e ponte Sant’Angelo, si accumula il degrado.

Eppure l’area ospita alcuni dei panorami e dei monumenti più affascinanti e suggestivi della Capitale, oltre a essere spesso frequentata dai residenti che fanno jogging, o da chi si sposta in bici e percorre la pista ciclopedonale.

A questa condizione di incuria, si aggiungono i chioschi che dallo scorso 5 giugno “invadono” la zona per la manifestazione “Lungo il Tevere 2019”. E se, da una parte, la presenza dei gazebo comporta una maggiore frequentazione del posto, altrimenti dimenticato, dall’altra parte la movida “selvaggia” che si scatena nelle ore notturne causa l’abbandono di rifiuti di vario genere. Particolarmente pericolosi per i ciclisti i vetri rotti delle bottiglie, che potrebbero forare gli pneumatici delle due ruote.

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